Caso dei mandati speciali: il consiglio degli Hauts-d'Anjou si oppone alla richiesta di due eletti

Caso dei mandati speciali: il consiglio degli Hauts-d'Anjou si oppone alla richiesta di due eletti
Caso dei mandati speciali: il consiglio degli Hauts-d'Anjou si oppone alla richiesta di due eletti
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Una volta non è consuetudine, è stata Estelle Bastard ad aprire martedì 17 dicembre il consiglio comunale degli Hauts-d'Anjou. Il primo assistente ha presentato la prima deliberazione della serata. Si trattava del caso relativo ai mandati speciali concessi a due sindaci delegati nel 2017, Alain Foucher (Sœurdres) e Patrick Dauger (Querré), per compensare la differenza di compenso con i loro colleghi durante la creazione del nuovo comune. Preoccupata da questo caso, che sarà giudicato nel marzo 2025, il sindaco Maryline Lézé si è ritirata durante questa deliberazione.

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I due ex sindaci delegati hanno chiesto tutela funzionale nell'ambito di questo procedimento giudiziario. Dopo un lungo dibattito, il consiglio comunale ha deciso di dare seguito alla proposta di deliberazione e cioè: di non concedere questa tutela funzionale. Una decisione presa a causa di “I rischi legali sono troppo grandi per tutti gli eletti dell’attuale consiglio comunale e questi due ex eletti. » Ventidue eletti si sono espressi a favore di questa decisione, uno contro e undici si sono astenuti.

“In solidarietà” con i suoi “ex colleghi”, Michel Thépaut si astiene

Tra questi ultimi, è intervenuto Michel Thépaut, vicesindaco di Contigné fino al gennaio 2024. “Sono intervenuto perché mi sento solidale con le persone messe sul banco degli imputati. Perché è una decisione (quello di conferire mandati speciali) che era collettivo. »

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Michel Thépaut sottolinea anche che avrebbe potuto trovarsi allora nella stessa situazione dei suoi colleghi di Sœurdres e Querré. “Nel giro di poche decine di abitanti, io come altri, Alain Bourrier (Brissarthe)Daniel Boisbouvier (Marigne) o André Chesneau (Cherré)avrebbe potuto essere dalla parte sbagliata. Questo desiderio di armonizzare la nostra compensazione (tra sindaci delegati) è stato encomiabile. Ciò che poi risulta meno evidente è ciò che è stato fatto nella pratica. Da quello che ho capito, hanno firmato senza pensarci davvero. »

L'ex vicesindaco di Contigné, tuttora consigliere comunale, ammette però “Capire la posizione del Comune. Siamo stati avvisati, la giurisprudenza non è a nostro favore. Concedere questa tutela funzionale significava rischiare di essere attaccati da terzi o addirittura dal prefetto. In effetti, ciò che critichiamo a questi due sindaci delegati è il fatto di aver firmato falsi e ciò è separabile dalla loro funzione di eletti. Trovo però difficile assumermi la responsabilità della vicenda, mi sento solidale. Per rispetto verso i miei ex colleghi mi sono astenuto. »

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