Sequestrata dal Sudafrica, la Corte internazionale di giustizia ha emesso il 26 gennaio 2024 un'ordinanza che deve essere autorevole. Stabilisce che le operazioni israeliane a Gaza costituiscono un “rischio plausibile di genocidio”. Era quasi un anno fa. Ma perché un’istituzione che produce diritto internazionale possa decretare che si tratta di un genocidio compiuto, ci vogliono diversi anni.
Cosa dicono le maggiori associazioni per i diritti umani, che spesso sono la nostra bussola quando si parla di diritto internazionale umanitario? Il 12 dicembre 2023, la Federazione Internazionale per i Diritti Umani ha pubblicato questo appello alla comunità internazionale “per fermare il genocidio in corso”.
È stato un anno fa.
Il 5 dicembre 2024, Amnesty International ha prodotto un rapporto di 300 pagine in cui si afferma: “Israele sta commettendo un genocidio contro la popolazione palestinese a Gaza”. Questo documento non solo descrive dettagliatamente gli atti materiali commessi – omicidio di civili, distruzione, privazione deliberata di elementi essenziali per la sopravvivenza – ma stabilisce anche l'intento genocida, sulla base di un'analisi dettagliata di una serie di dichiarazioni e fatti accertati. Uno speciale rapporto delle Nazioni Unite va nella stessa direzione.
In un rapporto l'ONG conclude che lo Stato ebraico è colpevole di tre atti che costituiscono il crimine più grave.
Dalla pubblicazione del primo di questi documenti, un anno fa, il mondo è stato testimone del massacro di decine di migliaia di persone, la stragrande maggioranza delle quali non combattenti, e della distruzione sistematica di tutto ciò che permette a un popolo di sopravvivere. live – ospedali, scuole, accesso all’acqua potabile, arrivando fino a provocare intenzionalmente la carestia ostacolando la distribuzione degli aiuti alimentari.
Nel luglio 2024, The Lancet ha stimato in 186.000 il numero di morti dovuti all’offensiva israeliana.
Dobbiamo essere d'accordo: l'accusa di genocidio è fondata.
Oggi l'UPJB unisce la sua voce a quella di altre associazioni per denunciare questa atroce impresa.
Sfortunatamente, la crescente consapevolezza che Israele sta effettivamente commettendo un genocidio a Gaza non è sufficiente per fermarlo o rallentarlo.
gabbianoÈ giunto il momento che l’Unione Europea attui sanzioni efficaci e tattiche di pressione, in particolare vietando la vendita di armi e ponendo fine ai partenariati economici con Israele.
Perché lo scandalo è che, anche se ci si attiene alle qualificazioni di “crimini di guerra” e “crimini contro l'umanità”, la comunità internazionale, e in particolare l'Unione Europea, non ha ancora mosso un dito per farli cessare.
È tempo che l’Unione Europea attui sanzioni efficaci e tattiche di pressione, tra cui il divieto di vendita di armi e la fine dei partenariati economici con Israele.