“Grave minaccia per la salute”, “tensioni sul sistema sanitario”, “afflusso eccezionale” di pazienti: il prefetto dell’Aude vara una misura straordinaria per far fronte alla carenza di medici

“Grave minaccia per la salute”, “tensioni sul sistema sanitario”, “afflusso eccezionale” di pazienti: il prefetto dell’Aude vara una misura straordinaria per far fronte alla carenza di medici
“Grave minaccia per la salute”, “tensioni sul sistema sanitario”, “afflusso eccezionale” di pazienti: il prefetto dell’Aude vara una misura straordinaria per far fronte alla carenza di medici
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Il 5 dicembre 2024, il prefetto dell'Aude ha firmato un decreto “che rileva un afflusso eccezionale di popolazione e consente il rilascio di autorizzazioni per esercitare la professione di medico, in qualità di assistente medico, agli studenti post-laurea in medicina”. Una soluzione molto relativa alla mancanza di praticanti. La dottoressa Clary, medico generico di Trebe e professore associato di medicina generale presso il dipartimento universitario di medicina generale di Montpellier-Nîmes, sottolinea i limiti del sistema.

Il 5 dicembre il prefetto dell'Aude Christian Pouget ha firmato un decreto “predisposto dall’Agenzia sanitaria regionale (ARS)”ha precisato la prefettura, ha chiesto informazioni sulle modalità di applicazione del testo. Un decreto “che rileva un eccezionale afflusso di popolazione e consente il rilascio di autorizzazioni all'esercizio della medicina, in qualità di assistente medico, agli studenti di 3 annie ciclo di studi medici”, già sostenuto “in condizioni simili nel dipartimento dell'Aude negli ultimi anni, sia in generale per l'intero dipartimento dopo il Covid, sia per territori più mirati ad aree geografiche in precedenza”. Alla fine del 2018, l'allora prefetto aveva firmato tre decreti in tutto simili, per il comune di Montredon-des-Corbières, il territorio del centro sanitario multidisciplinare nel distretto di Razimbaud a Narbonne, e infine il Saint-Jean /Saint-Pierre, sempre a Narbonne. Un anno prima, nel 2017, altri decreti avevano preso di mira i 27 comuni serviti dal centro medico Saint-Laurent de la Cabrerisse o, già, il distretto di Saint-Jean/Saint-Pierre.

Il dipartimento dell’Aude si trova ad affrontare una grave minaccia per la salute

Per definire “l’eccezionale afflusso di popolazione”il decreto ha come obiettivo l'esercizio della medicina in “aree caratterizzate da una situazione di squilibrio tra l’offerta di cure e i bisogni della popolazione, generando un’insufficienza o addirittura una mancanza di offerta di cure, in una o più specialità”. Una situazione chiaramente accertata nel dipartimento, prosegue il decreto: “A causa della carenza di medici e della tensione esistente sul sistema sanitario, l'imminente stagione invernale, il dipartimento dell'Aude si trova ad affrontare una grave minaccia per la salute”, con famoso afflusso legato ad a “numero insufficiente di medici di base per soddisfare i bisogni sanitari della popolazione”. Rilievi che, ai sensi del Codice della sanità pubblica, consentono quindi di rispondere alla richiesta di a “consiglio dipartimentale dell'ordine dei medici” Chi “chiede regolarmente consiglio al prefetto dell’Aude” l'emanazione del presente decreto. Che cosa, estende la prefettura, “portare rinforzi nelle aree del dipartimento più interessate”. Aree dentro “tensioni“, definita con decreto dell'ARS per delimitare le zone di intervento prioritario (ZIP) e le zone di azione complementare (ZAC) e che, “oggi, coprono la stragrande maggioranza del territorio dell’Aude”. Valida dal 15 dicembre 2024 al 15 dicembre 2025, l'ordinanza consente al consiglio dell'ordine di rilasciare studenti di 3e ciclo autorizzativo della durata massima di tre mesi, rinnovabile per la stessa durata massima.

Mettere medici che non esistono in un posto dove dovrebbero esistere.

Un rimedio il cui DR Bernard Clary, medico generico di Trebe e professore associato di medicina generale presso il dipartimento universitario di medicina generale (DUMG) di Montpellier-Nîmes, sottolinea i limiti in modo radicale: “È un esempio di politici che inventano soluzioni quando non ne hanno. Si tratta di mettere medici che non esistono in un posto dove dovrebbero esistere”. Un discorso volutamente duro che il praticante tempera: “Può aiutare, non dico che occasionalmente non aiuterà alcuni medici. Ma non creerà medici, ed è rivolto a una popolazione che sta già effettuando sostituzioni”. Studenti di 3e ciclo preso di mira dai decreti sono infatti, precisa la dottoressa Clary, “gli studenti che hanno terminato il corso, sono dopo il 9° anno, ma non hanno ancora superato la tesi. Attualmente stanno già facendo delle sostituzioni ma per brevi periodi. Questo decreto permette loro di avere contratti di tipo collaboratore, cosa che questi studenti non possono mirare, con lo status di assistente, per periodi di tempo più lunghi. Resta che, con a “vivier” che il medico trebeiano stima in 420 studenti, il margine di manovra non è certo incoraggiante: “Questi ordini vengono presi per luoghi in cui ci sono difficoltà. Ma oggi tutti ne sono colpiti: i centri delle città di Tolosa e Montpellier sono deserti medici. Questo è il risultato di una politica di mancanza di volontà. Volevamo ridurre la domanda medica riducendo l’offerta .”

“Abbiamo più speranze con la modulazione del 4° anno”

Nel 2023, François Braun, ministro della Salute di breve durata, ha annunciato la creazione ufficiale di un 4° anno di diploma di studi specialistici (DES) in medicina generale. Un ulteriore anno basato su due stage di sei mesi presso uno studio privato, con partecipazione all'assistenza di guardia serale e nei fine settimana. E in cambio, compenso e status di Junior Doctors. È il 1° novembre 2026 che la riforma dovrebbe entrare in vigore, precisa la dottoressa Clary, “4.500 studenti che quindi eserciteranno per un anno, dove ci sono medici incaricati di tirocini universitari, che sono più spesso in zone dove c’è carenza di medici di base”. Uno stage che si baserà sul principio di “corrispondente”precisa il medico trebeiano, di comune accordo tra studentessa e responsabile del tirocinio: “Saranno tenuti a fare cose specifiche per il territorio e questo potrebbe incoraggiarli a stabilirsi”. Assicurandoti di averlo fatto “più speranze con la modulazione del 4° anno” che con il decreto che autorizza l'esercizio dell'assistente, il professore associato del dipartimento di medicina generale di Montpellier-Nîmes richiama anche un'altra esigenza: “Che i Comuni diano una mano agevolando la costruzione e l’installazione di pratiche piuttosto che di negozi”.

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