Riforma sociale in Marocco: la Banca Mondiale investe 70 milioni di dollari | APAnews

Riforma sociale in Marocco: la Banca Mondiale investe 70 milioni di dollari | APAnews
Riforma sociale in Marocco: la Banca Mondiale investe 70 milioni di dollari | APAnews
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La Banca Mondiale ha approvato un finanziamento di 70 milioni di dollari per un secondo progetto volto a rafforzare i sistemi di identificazione e targeting per la protezione sociale in Marocco.

Il Marocco ha intrapreso una riforma del suo sistema di protezione sociale, puntando a coprire più del 50% della sua popolazione, grazie ad un budget annuale pari all’1,6% del suo Pil.

Questo progetto fa parte della riforma nazionale in corso, che si basa sul Registro nazionale della popolazione (RNP) e sul Registro sociale unificato (RSU), ora al centro dei programmi di protezione sociale del Marocco.

Basandosi sul successo delle iniziative precedenti, questo finanziamento consentirà di consolidare questi registri, facilitare l’accesso ai servizi sociali per le famiglie vulnerabili ed estenderne la copertura, in particolare nelle zone rurali.

Dal 2018, importanti riforme, avviate sotto la guida del re Mohammed VI, hanno portato alla creazione di un sistema di protezione sociale armonizzato e digitale.

La pandemia di COVID-19 ha accelerato queste trasformazioni, portando a progressi significativi come la sostituzione di RAMED con AMO-TADAMON e la creazione di un programma di benefici sociali diretti che copre oltre il 50% della popolazione, con un budget annuo pari all’1,6% del PIL.

Ora, la RSU funge da punto di ingresso unico per i nuovi programmi, garantendo un targeting preciso e una gestione ottimizzata delle risorse.

Il nuovo progetto si basa su tre assi strategici: l’estensione della copertura del RNP e l’operatività dell’Agenzia Nazionale del Registro; il consolidamento e l’ampliamento delle RSU; e gestione, rafforzamento delle capacità, monitoraggio e valutazione.

Semplificando i processi amministrativi attraverso la trasformazione digitale, questo progetto prevede un impatto diretto su cinque programmi sociali entro la fine del 2024 e otto entro il 2028, migliorando al contempo l’inclusione e l’efficacia degli interventi, in particolare di fronte alle sfide legate al cambiamento climatico.

Secondo Ahmadou Moustapha Ndiaye, Direttore nazionale per il Maghreb e Malta presso la Banca Mondiale, “la digitalizzazione del sistema di erogazione della protezione sociale garantirà un migliore accesso delle popolazioni vulnerabili a servizi modernizzati, rafforzando al tempo stesso l’efficacia dei programmi attraverso l’uso ottimizzato di dati e dati. tecnologie digitali”.

SL/Sf/te/APA

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