Pubblicato il 28/11/2024 14:41
Tempo di lettura: 2min – video: 3min
Un ciclista investito da un automobilista in seguito ad un alterco… la tragedia ha sconvolto tutta la Francia nell'ottobre 2024. Negli ingorghi urbani come nelle strade rurali, la violenza stradale sembra non avere limiti. Perché le auto ci fanno impazzire? “L'inviato speciale” ha posto la domanda a uno psicologo.
Un automobilista che investe un ciclista perché è in ritardo per una visita dall'oculista, automobilisti che investono altri… Perché una tale esplosione di violenza nei centri urbani e nelle campagne sulle strade? Non passa settimana senza che si verifichi un nuovo caso di automobilista che “impazzisce”… Quanto ai nomi degli uccelli che volano dietro le ruote, si dice che siano opera di Il 67% degli automobilisti, secondo l'ultimo barometro VINCI Autoroutes. Perché le auto ci fanno impazzire? “L'inviato speciale” ha posto la domanda a uno psicologo.
Jean-Pascal Assailly studia da circa trent'anni questi conducenti sempre più stressati. Secondo lui, nell'abitacolo molti di noi si trasformano. E anche le persone ““molto cauti riguardo al colesterolo o al conto in banca faranno qualsiasi cosa mentre guidano, perché è la piccola area della loro vita in cui si lasciano andare.”
L’auto è una bolla che ci isola e, permettendoci una forma di anonimato, ci disinibisce. Come sui social network, saremmo più propensi all’aggressività. Questo perché, secondo lo psicologo, “T“Tutto concorre a far sì che il mondo esterno, e quindi l'altro, non esista più.” In macchina puoi insultare il tuo vicino in fila senza rivolgergli lo sguardo che te lo permette “disinnescare l’escalation di violenza”.
A Parigi, “L'inviato speciale” lo ha osservato nuovamente nelle zone congestionate intorno a Place de la Bastille: la guida sembra essere diventata una fonte di frustrazione permanente. E c'è chi fatica ad accettare lo sviluppo di piste ciclabili che li costringono a condividere la strada con le biciclette… Perché è un altro fattore, “molto animale”, che promuove l’aggressione stradale: lo chiama Jean-Pascal Assailly “la battaglia per lo spazio”. “Esiste una relazione molto forte tra densità del traffico, aggressività e attacchi”.
Per quanto riguarda l'autista che ti resta attaccato, suonando il clacson se non gli apri la strada abbastanza velocemente, lo psicologo traduce il suo comportamento in questo modo: “Questo rotolo di bitume, lì, che è davanti, non è tuo, è mio Quindi esci”.
Estratto da “Le auto ci fanno impazzire?”, un reportage da tenere d'occhio in “Inviato speciale” il 28 novembre 2024.
> Le repliche dei notiziari di France Télévisions sono disponibili sul sito Franceinfo e sulla sua applicazione mobile (iOS(Nuova finestra) & Androide(Nuova finestra)), sezione “Riviste“.
France