Se sarà eletto, François Hollande potrà cumulare la sua dotazione di ex presidente con la sua indennità di vice?

Se sarà eletto, François Hollande potrà cumulare la sua dotazione di ex presidente con la sua indennità di vice?
Se sarà eletto, François Hollande potrà cumulare la sua dotazione di ex presidente con la sua indennità di vice?
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In caso di vittoria delle elezioni legislative anticipate, François Hollande potrebbe ritornare all’Assemblea nazionale riprendendo il suo seggio come deputato della Corrèze. Una situazione senza precedenti dai tempi di Valéry Giscard d’Estaing.

François Hollande intende tornare sui banchi dell’Assemblea nazionale. L’ex Presidente della Repubblica si è presentato, a sorpresa, alle elezioni legislative nella prima circoscrizione elettorale della Corrèze sotto la bandiera del Nuovo Fronte Popolare. Primo al primo turno, potrebbe uscire vittorioso al secondo e riconquistare il posto di vice che occupava prima di arrivare all’Eliseo.

Se verrà eletto dovrà rinunciare al suo patrimonio ex presidenziale? La legge del 3 aprile 1955 istituiva infatti una sorta di “rendita vitalizia” per gli ex presidenti della Repubblica (non è una pensione di anzianità). Il testo riconosce loro una dotazione “di importo pari a quello dello stipendio indice lordo di un consigliere di Stato in servizio ordinario”, pari a circa 6.000 euro lordi mensili. Il pagamento di questa dotazione, senza condizione di età o durata del mandato, inizia con la partenza dall’Eliseo.

Questo stanziamento è “cumulabile con l’attività parlamentare”, nota l’ex deputato socialista René Dosière, specialista in gestione delle finanze pubbliche che si è occupato in particolare della trasparenza delle spese presidenziali, e oggi presidente dell’Osservatorio dell’etica pubblica. Tuttavia, tornando deputato, François Hollande “non riceverà più la pensione parlamentare” versata per i suoi passati mandati parlamentari, spiega a BFM Business.

Non la prima volta

Nel febbraio 2023, l’ex presidente socialista ha dichiarato a Libération di ricevere poco più di 15.600 euro netti al mese (fine 2022), ovvero 5.553 euro come ex presidente della Repubblica, 6.223 euro come ex deputato (questo è (somma che non riceverà più se tornerà sui banchi dell’Assemblea), 3.591 euro come ex magistrato della Corte dei Conti e circa 240 euro per i suoi ex mandati locali.

Inoltre, non è la prima volta che una situazione del genere si verifica per un ex presidente della Repubblica. Valéry Giscard d’Estaing, dopo aver fallito alle elezioni presidenziali del 1981 contro François Mitterrand, è stato eletto deputato del Puy-de-Dôme tra il 1984 e il 1989, poi nuovamente tra il 1993 e il 2002 dopo un’interruzione al Parlamento europeo, un luogo si era già occupato prima della presidenza.

Jeremy Bruno Giornalista BFMTV

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