La messa in onda del documentario, intitolato “Sottomissione chimica, lasciamo che la vergogna cambi campo”, è prevista nei prossimi mesi da parte del gruppo pubblico. Prodotto da CAPA, è diretto da Linda Bendali.
Oltre a Gisèle Pélicot, testimoniano altre vittime della sottomissione chimica. Caroline Darian dice di essere convinta di essere stata drogata e violentata da suo padre Dominique, come sua madre Gisèle.
Sentendo nella prima settimana del processo per stupro di Mazan, iniziato il 2 settembre, Caroline Darian (n.d.r.: è il suo pseudonimo con cui ha pubblicato in aprile il libro “E ho smesso di chiamarti papà”), 45 anni, ha ripetuto che stava “cercando di ricostruire se stessa” perché la sua vita era “in attesa da quattro anni”.
Il processo davanti al tribunale penale di Vaucluse, con ripercussioni internazionali, è entrato in dirittura d’arrivo. Giovedì la difesa dei coimputati si è espressa per sfuggire al “tornado” innescato da questa vicenda sui rapporti uomo-donna.
Mercoledì, invece, in un atto d’accusa “guardando al futuro”, l’accusa sperava che il futuro verdetto costituisse “un messaggio di speranza” per le vittime di violenza sessuale.