Elezioni legislative 2024 – Charente-Maritime (1a circoscrizione elettorale): Jean-Marc Soubeste (NFP) mantiene la sua candidatura

Elezioni legislative 2024 – Charente-Maritime (1a circoscrizione elettorale): Jean-Marc Soubeste (NFP) mantiene la sua candidatura
Elezioni legislative 2024 – Charente-Maritime (1a circoscrizione elettorale): Jean-Marc Soubeste (NFP) mantiene la sua candidatura
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Ce ne sarà infatti uno triangolare nella prima circoscrizione elettorale della Charente-Maritime. L’ecologista Jean-Marc Soubeste, candidato del Nuovo Fronte Popolare, ha deciso di mantenere la sua candidatura. L’idea del ritiro circolava già da un po’ questa domenica sera. Secondo, con il 29,64% dei voti, dietro al deputato uscente Olivier Falorni (45,64%), Jean-Marc Soubeste ritiene che la giovane candidata del RN Emma Chauveau (22,65%) non sia in grado di essere eletta domenica prossima.

L’idea del ritiro è stata ventilata domenica sera, cosa giustifica la vostra continuazione?

Ci sono due ragioni principali. Innanzitutto non c’è pericolo di Raduno Nazionale, non corriamo il pericolo della repubblica, dove dovremmo ritirarci per il candidato di Emmanuel Macron. Siamo in pericolo se non manteniamo la nostra posizione, se ci ritiriamo, poiché questa è la porta aperta alla RN per conquistare elettori, per continuare ad affermarsi nell’area urbana. Crediamo, attraverso il nostro programma e le nostre azioni, di essere un baluardo contro il Raduno Nazionale.

Mantenere la propria candidatura non è una sfida a Olivier Falorni?

Non ho alcuna responsabilità verso nessuno e non ho lezioni da insegnare a nessuno. E non mi piace neanche ricevere lezioni. Quindi uso le parole di Falorni “Sono un uomo libero”.

Cosa ti aspetti esattamente da questo secondo round?

Continuare ciò che siamo riusciti a fare durante questo periodo democratico ridotto all’inizio della campagna. In meno di due settimane abbiamo guadagnato voti rispetto al 2022, abbiamo più di 5mila voti in più. Abbiamo vinto i quartieri, abbiamo trovato un voto popolare rivolto a sinistra e con speranza a Mireuil, a Villeneuve-les-Salines. Vogliamo quindi espanderci e consolidarci, espanderci nei quartieri dell’area urbana, dove sappiamo che ci sono difficoltà reali, precarietà, sensazione di isolamento. E poi consolidare il nostro elettorato in questi quartieri della città di La Rochelle.

La Rochelle resiste come può all’ondata della RN, ma la diga si sta indebolendo?

Sì, deve interrogare tutti gli attori politici, associativi ed economici sulle politiche che perseguono e, naturalmente, nel contesto di un paese che oggi è un po’ alla deriva e di cui non sappiamo veramente se il suo presidente sia ancora al timone.

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