PERCHÉ LA NAVETTA FUNZIONA SOLO IN UN SENSO?

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PERCHÉ LA NAVETTA FUNZIONA SOLO IN UN SENSO?

Nelle ultime 72 ore, diversi stalloni australiani hanno brillato in Francia. La navetta, però, sembra ferma. Per quello ? E’ così anche nel senso opposto, cioè per gli stalloni europei che si riprodurranno in Australia?

Di Adrian Cugnasse

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La domenica lo è Onore di Dubai (Pride of Dubai) che ha vinto il Grand Prix de Saint-Cloud (Gr1). Il giorno prima, Mgheera (Zoustar) ha sorvolato il Prix Hampton (L). Due prodotti di stalloni australiani ma progettati in Europa. Se guardi da vicino, questo sta diventando estremamente raro. Se scorriamo il lungo elenco degli eventi di tipo nero già organizzati quest’anno in Europa, troviamo tracce dei successi di Strisce luminose (Starspangled Banner) un’Irlanda, loro Stai attento (Fastnet Rock) in Angleterre, d’Atzeco (Fastnet Rock) in Italia et de Maigret (Contrattacco) in Germania. Si tratta quindi di sei vittorie sulle 300 gare di tipo nero che si sono svolte da gennaio nei cinque principali paesi europei. Una goccia d’acqua in un oceano dal carattere grasso.

La navetta è rotta?

Solo tra i padri di questi vincitori di tipo nero Banner stellato (Scegli) continua a volare. Orgoglio di Dubai (Grido di strada) et Zustar (Meteora settentrionale) non si è riprodotta quest’anno in Europa. Rete fissa Rock (Danehill) non è stato allevato nell’emisfero settentrionale dal 2021 (e si è ritirato nel 2024). Contrattacco (Redoute’s Choice) non ha mai officiato nell’emisfero australe. In Inghilterra quest’anno semplicemente non c’erano stalloni nati in Australia offerti per l’allevamento pubblico. In Irlanda ne sono rimasti solo due, Kuroshio (Exceed ed Excel) e Banner Starspangled. Se guardiamo i primi 50 stalloni per la stagione europea 2024, troviamo solo un nato australiano (ancora e ancora Starspangledbanner) ma tre americani (No Nay Never, Justify e Caravaggio).

Allo stesso tempo, lo abbiamo appreso questa mattina all’alba Troppo dannatamente caldo (Dubawi) non avrebbe più fatto il viaggio e che ora sarebbe stato allevato solo in Europa. Dopo alcuni clamorosi fallimenti in Europa di comprovati stalloni agli antipodi – di Quindi pensi (Alto Chaparral) da La scelta di Redoute (Danehill) – possiamo quindi chiederci se “la doppia stagione” sia un concetto morto e sepolto.

Due stanze, due atmosfere

Infatti, vediamo che i primi 50 tori vincitori in Australia includono ancora un numero significativo di stalloni nati nell’emisfero settentrionale: Teofilo (12e), Toronado (13e), Faraone americano (20e), Shala (31e), Maurizio (36e), Giustificare (43e), Almanzor (49esimo) e Fiorente (50esimo). In Australia, Coolmore continua a offrire Chiesa (Galileo), Basilica di San Marco (Siyouni) e Wootton Bassett (Iffraaj). Da parte sua, Darley offre allevatori degli antipodi Punto blu (Sciamardal), Ghaiyyath (Dubawi), Angelo Harry (Angelo nero), Sentiero nativo (Sogno dell’Oasi), Crescere (Shamardal) o anche Vincitore dei Giochi (Sciamardal).

Non corriamo il rischio di mandare uno stallone dall’altra parte del mondo per turismo. Se vanno lì è perché il mercato locale è interessato a loro. In termini di shuttle, nel 2024, è quindi un po’ come “due stanze, due atmosfere”: l’Europa non vuole nessuno o più lord australiani, ma Australia e Nuova Zelanda aprono ancora un po’ le porte ai giovani stalloni europei.

Davvero non funziona?

Il mercato, in tutto il mondo, è diventato ultraselettivo, anche se per quanto riguarda le corse e l’allevamento dei cavalli il successo resta un’eccezione. Ciò è particolarmente vero in Irlanda e Inghilterra. E il mercato, appunto, ha bisogno di esempi positivi a cui aggrapparsi per innescare un trend. Un buon numero dei primi figli alla scuderia Dubawi (Dubai Millennio) o Fondamentale (Polar) non hanno fatto miracoli, ma bastano pochi successi degni di nota (Siyouni, New Bay, Zarak, Night of Thunder…) perché siano percepiti come padri di padri. Quando Giustificare (Papà scat) o No, no, mai (Scat Daddy) “escono” dai classici, abbiamo già dimenticato gli altri figli di Papà Scat (Johannesburg) che è partito dalla porta di servizio per allevare fuori dall’Europa… La mia domanda è la seguente: nell’oceano di giovani tori che iniziano ogni anno, abbiamo provato abbastanza stalloni australiani in Europa per essere certi che si tratti di un allevamento completo e fallimento totale?

Ad essere completamente onesto, non ne sono sicuro. Perché in fondo sono sempre stati una ultraminoranza tra le decine di nuovi arrivati ​​che ogni anno arrivano nel parco europeo. Sappiamo però che anche tra i migliori profili bisogna mettercela tutta per “tirare fuori” una chicca. Inoltre, molti hanno ottenuto risultati davvero invidiabili con i loro prodotti progettati durante le loro stagioni europee, come ad esempio Rete fissa Rock (13% tipi neri per antipasto), Superare ed eccellere (12% tipi neri per antipasto) o addirittura Banner stellato (13% tipi neri per antipasto). Tale tasso di successo corrisponde ai primi 20 stalloni attivi in ​​Europa (secondo questo criterio). Ma per impressionare e convincere gli allevatori europei a cercare più australiani, ci sarebbe voluto un successo equivalente – nelle vendite e nel Grs1 – a quello di un Lope de Vega (Shamardal), e a Wootton Bassett o a Uomo di King (Spirito Invincibile). Questo è il potere dell’esempio positivo. D’altra parte, tutto ciò che non corrisponde a questo non è considerato un successo. Non c’è alcuna sfumatura, nessuna “flessibilità” nel giudizio della “mano invisibile”: è nera o è bianca. Alcuni stalloni australiani hanno trasmesso problemi respiratori che hanno raffreddato i giocatori europei. E quando un cavallo come Redoute’s Choice fallisce – contro ogni previsione – in Europa, gli allevatori lo fanno

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