L'1È Nell’aprile 2019, ad Avranches (Manche), un uomo è stato sottoposto a una biopsia epatica in un ospedale privato. Il 2 aprile ha lottato per alzarsi, ma la sua uscita è stata autorizzata. L'uomo è tornato a casa a Mortain-Bocage, dove è morto il 3 aprile alle 22,45, all'età di 56 anni. L'autopsia, eseguita il 16 aprile, rivelò che la morte era dovuta a shock emorragico intra-addominale, successivo alla biopsia epatica. Un legame diretto tra l'intervento chirurgico e la morte del paziente, che era stato deferito, il 25 settembre 2024, al tribunale penale di Coutances, direttore generale della struttura, insediatosi nel 2020.
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Era responsabile, come persona giuridica, di omicidio colposo. L'ospedale privato è stato criticato in particolare per la mancanza di monitoraggio medico e di esame clinico prima della dimissione del paziente, per il passaggio dal protocollo ambulatoriale a quello convenzionale senza il consenso del medico.
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“Cattiva condotta professionale”
Al bar, il direttore del locale che riunisce 70 praticanti, aveva sostenuto a favore di a cattiva condotta professionale
da un'infermiera, senza potersi spiegare questo difetto. Il rappresentante del pubblico ministero, rilevando a un nesso causale tra l'imprudenza e la morte
aveva chiesto alla struttura una sanzione di 80.000 euro. Posta in consultorio, la sentenza è stata resa mercoledì 27 novembre 2024.
I giudici hanno ritenuto l'ospedale privato colpevole di omicidio colposo condannandolo ad una multa di 15.000 euro, oltre a pagare alle parti civili (la vedova della vittima e i tre figli) una multa di 15.000 euro complessivi per danni vari.