L’uomo ha spiegato di avere una “fascina per gli autobus”, che lo ha spinto a rubare un pullman a Mantes-la-Jolie.
Questo è ciò che possiamo chiamare passione senza limiti. Lo scorso maggio a Mantes-la-Jolie (Yvelines), pochi giorni dopo un primo furto in un magazzino della RATP, un secondo autobus è stato rubato nella notte tra giovedì 30 e venerdì 31 maggio.
Il ladro e l’autobus sono stati ritrovati poco dopo dalla gendarmeria, a una trentina di chilometri da Mantes-la-Jolie, nel dipartimento dell’Eure. Il ladro nel frattempo si era appisolato al volante del veicolo. È stato arrestato e preso in custodia dalla polizia.
Trovato addormentato dalla polizia
Durante l’udienza, il 19enne ha ammesso agli investigatori la sua “fascina per gli autobus”. Vivendo a Sartrouville, ha spiegato alla polizia che quando ha rubato il veicolo Mercedes-Benz Citaro, stava semplicemente vagando per le strade di Mantes-la-Jolie.
Così, passando davanti al deposito della RATP, l’indagato ha poi affermato di aver avuto l’idea di rubare l’autobus del valore di 250.000 euro “per andare a fare un giro” a Évreux. Sulla via del ritorno, ha deciso – sempre secondo le sue parole – di riposarsi nella cittadina di Pacy-sur-Eure, dove è stato trovato dai gendarmi allertati del furto poche ore prima.
L’uomo è già noto per avere precedenti penali per guida senza patente e furto di veicoli, compresi autobus. Nel corso dell’udienza il giovane è risultato positivo agli stupefacenti. Prima del rilascio del sospettato viene effettuato un test alcolemico in attesa dei risultati.
Oltre 6mila euro di danni al bus
Martedì scorso, 25 giugno, dopo aver ricevuto i risultati degli esami tossicologici rivelatisi negativi, gli investigatori della polizia giudiziaria di Mantes-la-Jolie hanno convocato il 19enne per restituirlo in custodia di polizia.
Hanno poi confrontato il ladro con i danni constatati sull’autobus, del valore di 6.654 euro. L’uomo afferma di non avere “nessuna memoria di alcun incidente che possa aver causato danni al veicolo”.
Dopo essere stato deferito al tribunale di Versailles, ha ricevuto sei mesi di reclusione. Viene rilasciato in attesa della sua convocazione davanti al giudice dell’esecuzione della pena.
Maxime Cliet Ruzza, con Alexis Lalemant
