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Illecito sfruttamento degli interessi: Michèle Alliot-Marie in tribunale, dodici anni dopo i fatti: Attualità

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Si è aperto lunedì davanti al tribunale di Nanterre il processo contro l’ex ministro Michèle Alliot-Marie, sospettata di sfruttamento illecito di interessi dal 2010 al 2012 mentre era deputata al municipio di Saint-Jean-de-Luz (Pirenei Atlantici). .

Questo sospetto di presa di interessi illegale si basa “sul fatto di aver potuto votare a favore di sussidi (comunali), alcuni dei quali probabilmente sarebbero poi stati trasferiti all’Associazione per l’organizzazione dei festival (AOF)”, presieduta da il padre della signora Alliot-Marie, riassume il presidente all’inizio dell’udienza.

L’ex ministro della Difesa, dell’Interno, della Giustizia e degli Affari Esteri sotto Jacques Chirac e poi Nicolas Sarkozy, 77 anni, partecipava allora alle votazioni sulle sovvenzioni comunali come vice sindaco.

Nel mirino della giustizia più precisamente, il sussidio destinato all’Ufficio del Turismo, che ha erogato, attraverso una convenzione rinnovata anno dopo anno, l’AOF sotto forma di servizi per l’organizzazione di un festival cinematografico.

Secondo le informazioni raccolte dagli investigatori, questa associazione avrebbe ricevuto sul suo conto bancario, tra gennaio 2010 e ottobre 2012, più di 260.000 euro, in particolare dall’Ufficio del Turismo.

Michèle Alliot-Marie, presente all’udienza, nega: c’è “confusione” nella mente dell’accusa, il bilancio votato “è andato all’Ufficio del Turismo, che decide liberamente sui suoi fornitori di servizi” di cui non era a conoscenza anticipo, assicurò al bar, molto diritta nel suo abito blu scuro.

“Nei 18 anni (di vita del festival di Saint-Jean-de-Luz, ndr), è sempre stata l’AOF ad organizzare questo festival: era chiaro che fosse slegato dall’AOF? non ne sono così sicuro’, chiarisce il presidente.

In effetti, l’ombra di Bernard Marie, morto nel 2015, incombe su questo vecchio e tecnico fascicolo, soprattutto quando il presidente legge l’audizione dell’allora direttore dell’Ufficio del Turismo.

“Il signor Marie è autoritario, è difficile rispondergli (…), ci ha minacciato più volte di organizzare il festival in un’altra città”, ha detto agli investigatori nel marzo 2014.

Per l’accusa non ci sono dubbi, l’ex esponente di destra avrebbe dovuto ritirarsi dalle votazioni riguardanti il ​​sussidio comunale in questione.

“La signora Michèle Alliot-Marie non ha commesso alcun reato”, hanno dichiarato i suoi avvocati, Rémi Lorrain e Christophe Ingrain, all’AFP a metà gennaio quando il loro cliente è stato deferito al tribunale.

“Non avremo difficoltà a dimostrare l’innocenza di Michèle Alliot-Marie”, hanno aggiunto i suoi avvocati che hanno denunciato una “grave confusione nella comprensione di questo caso”.

L’ex ministro apparirà per il secondo giorno martedì.

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