in Dordogna, la “resistenza” di Pascale Martin, l’esitazione di Clément Tonon

in Dordogna, la “resistenza” di Pascale Martin, l’esitazione di Clément Tonon
in Dordogna, la “resistenza” di Pascale Martin, l’esitazione di Clément Tonon
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La RN è in testa con il 38,24% nella prima circoscrizione. Fin dai primi risultati, nel quartier generale della sua campagna elettorale a Périgueux, la deputata uscente della LFI Pascale Martin, Nuovo Fronte Popolare, arrivata seconda (29,42%) davanti a Clément Tonon, Orizzonti (24,30%), ha chiesto una barriera…

La RN è in testa con il 38,24% nella prima circoscrizione. Fin dai primi risultati, nel suo quartier generale elettorale a Périgueux, la deputata uscente della LFI Pascale Martin, Nuovo Fronte Popolare, arrivata seconda (29,42%) davanti a Clément Tonon, Orizzonti (24,30%), ha invocato un repubblicano di barriera.

Sconcertata dai risultati della RN “difficili da digerire”, Pascale Martin annuncia “entrare in resistenza”. “Di fronte alla Marina Militare non abbiamo altra scelta, domani contatterò Clément Tonon per chiedergli di ritirarsi. Questa sera leggo i risultati. Immagino che sia un uomo attaccato ai valori repubblicani, penso di poter comunicare in modo corretto”, testimonia il candidato dell’NFP.

Tom, 24 anni, attivista, vuole mantenere la speranza “malgrado il montante”, “il secondo è il male minore”, vuole credere. Quando Sébastien, 33 anni, rabbrividisce all’idea che nel paese all’origine della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, la RN potrebbe imporsi. Infastidita dal fatto che venga sollevato lo spaventapasseri della LFI, Pascale Martin rivendica un impegno sfumato “all’interno di un sindacato di sinistra transpartisan, lontano dal clamore e dalla furia”.

Suspense


Clément Tonon ha ascoltato con attenzione il discorso del suo capo, Édouard Philippe, in televisione.

Stéphane Klein/SO

Restare al secondo turno oppure no? Arrivato in terza posizione, Clément Tonon ha tardato a rendere nota la sua decisione. Il candidato di Orizzonti ha aspettato l’intervento del “boss”, Édouard Philippe, prima di uscire un po’ dal suo riserbo. Invitando i suoi elettori a non votare “né per la RN né per la LFI” al secondo turno, l’ex primo ministro gli ha dato “un motivo in più per considerare di mantenere la sua candidatura al secondo turno”, ha azzardato, congedandosi dei giornalisti che si uniranno alla sua squadra elettorale si sono riuniti al Garden Ice café di Périgueux.

La decisione è stata discussa tra i membri dell’Ensemble? Dopo un incontro di due ore al quale la stampa non è stata invitata, il giovane enarque ha deciso di mantenere la sua candidatura contro Nadine Lechon e Pascale Martin. Ha giustificato la sua scelta in un lungo comunicato stampa.

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