L’ospedale universitario di Digione robotizza le operazioni chirurgiche

L’ospedale universitario di Digione robotizza le operazioni chirurgiche
L’ospedale universitario di Digione robotizza le operazioni chirurgiche
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L’ospedale universitario di Digione è uno degli ospedali meglio attrezzati in Francia dall’arrivo di due nuovi robot chirurgici. L’investimento andrà a beneficio dei pazienti del Nivernais seguiti dalla CHAN. Le spiegazioni.

Le due “bestie”, con le loro quattro braccia articolate, arrivarono il 12 giugno. L’ospedale universitario di Digione dispone ora di quattro robot chirurgici, uno dei quali (il più vecchio) sarà riservato alla formazione.

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“Potremo incrementare l’utilizzo” di questa tecnica che oggi “rappresenta una quarantina di interventi all’anno per il mio dipartimento”, si congratula con il professor Philippe Kadhel, primario del dipartimento di chirurgia ginecologica e oncologica dell’Ospedale universitario di Digione dove uno dei robot è stato insediato ed è capo del reparto di ginecologia-ostetricia del Centro ospedaliero dell’area urbana di Nevers (CHAN).

6 membri formati

Sei membri della sua équipe di Digione saranno formati per utilizzarla e, da settembre, si uniranno a loro i medici del centro ospedaliero di Nevers per poter, a partire dal 2025, “venire a Digione con i pazienti per i quali la tecnica presenta un vantaggio”.

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Tra gli interventi eseguiti in ginecologia con l’ausilio del robot: isterectomia, trattamento del prolasso (prolasso d’organo), chirurgia dell’endometriosi e rimozione di tumori cancerosi. Il robot è particolarmente interessante “per la gestione dei casi più complessi” trattati in laparoscopia (una tecnica minimamente invasiva in cui i pazienti non sono “aperti”), spiega Philippe Kadhel.

Un guadagno in precisione

Il robot, dotato di quattro bracci (uno dei quali porta la telecamera), è controllato dal chirurgo che ne guadagna in precisione. “I movimenti parassiti, come i tremori, vengono eliminati” e “la visione è molto migliore” (con un’immagine ingrandita dieci volte), sottolinea il professore. Notevoli anche i benefici per i pazienti: “Non viene esercitata alcuna forza sulla parete, quindi la fase postoperatoria è molto meno dolorosa e i tempi di convalescenza ridotti”.

Punti di riferimento

  • 600 procedure all’anno all’ospedale universitario di Digione prima dell’arrivo dei due nuovi robot
  • Principali utilizzi: chirurgia toracica, urologica, digestiva, ginecologica e pediatrica
  • 1,7 milioni di euro di investimenti
  • Produttore: Intuitive Surgical
  • Modello: Da Vinci Xi

Alessandra Caccivio

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