La corte d’appello ha stabilito che la TAP non ha commesso alcuna colpa e che non è possibile stabilire un collegamento tra il video di Nordine Amrani che festeggia in carcere e l’omicidio da lui successivamente commesso.
La corte ha stabilito che il liberato era stato sottoposto a supervisione”efficace“dagli assistenti di giustizia durante i colloqui regolari.
I giudici hanno deciso che le indagini erano state svolte correttamente poiché Nordine Amrani è stato convocato per essere interrogato dalla polizia il giorno in cui ha deciso di commettere questi atti.
Le parti civili stanno valutando i possibili rimedi.
Un duro colpo per le famiglie delle vittime
“Ci rammarichiamo profondamente che le argomentazioni sollevate, basate su fatti concreti e su un’analisi rigorosa degli obblighi che incombono sullo Stato, non siano state oggetto di risposte chiare e dettagliate, lasciando un sentimento di ingiustizia e disillusione nei nostri clienti.“, indica il signor Wilmotte che garantisce i loro interessi.
“Questo caso solleva una questione fondamentale: gli obblighi dello Stato nei confronti dei suoi cittadini beneficiano degli stessi requisiti e dello stesso rigore di quelli imposti alle parti in causa?“, chiede l’avvocato.”Le vittime e le loro famiglie hanno il diritto di aspettarsi una gestione rigorosa ed esemplare della sicurezza pubblica, soprattutto quando sono in gioco decisioni come la libertà condizionale.“
L’avvocato sottolinea che lo scopo non è semplicemente quello di designare un responsabile, ma”riconoscere le carenze sistemiche per evitare che tali tragedie si ripetano in futuro.“
L’avvocato è deluso. “Questa decisione è un duro colpo, ma non ci distrarrà dal nostro impegno nella difesa dei loro diritti”. Io Wilmotte volevo ringraziare i numerosi supporti che i suoi clienti hanno ricevuto durante questa dura prova. “Ci auguriamo che questa lotta possa in definitiva contribuire a rafforzare la responsabilità delle istituzioni pubbliche nei confronti dei cittadini.“, conclude l’avvocato.