“Non è troppo tardi.” Dopo il rigetto della legge finanziaria (PLF) per l'anno 2025 nell’Assemblea nazionale, il testo è stato trasmesso al Senatodove il governo di Michel Barnier ha una (ampia) maggioranza.
Se sul resto della vicenda aleggia ancora l’incertezza con diversi scenari possibili per dotare la Francia di un bilancio (contro la minaccia di una mozione di censura), il PFL dovrebbe essere adottato al Palazzo del Lussemburgo, durante una votazione solenne il 12 dicembre.
Prima della convocazione a commissione mista congiunta (CMP) per cercare di trovare un accordo (in Parlamento) sulla stessa versione del PLF, l' MEDEF Alta Garonna reagisce a aumenti delle tasse e oneri penalizzanti per le imprese.
Sommando in particolare gli otto miliardi di imposte sulle società, i cinque miliardi di euro legati alla riduzione delle sgravi fiscali, i 2,3 miliardi di euro trasferiti dalla cassa malattia alle assicurazioni sanitarie complementari e quindi alle imprese, gli 1,2 miliardi di euro di risparmi sugli aiuti didattici e gli 800 milioni di euro di indennità di mobilità rappresentano circa 20 miliardi di euro di tasse e oneri aggiuntivi che potrebbero essere imposti imprese. Questo aumento corrisponde agli stipendi che danno luogo a 400.000 posti di lavoro”, preoccupa il sindacato.
Nell’Alta Garonna, questa stima rischia di peggiorare la situazione di migliaia di imprese, “soprattutto i più piccoli, già indeboliti da una situazione economica incerta e dalla dura competizione internazionale”denuncia MEDEF 31.
E ha aggiunto: “Le riduzioni delle tariffe non sono regali offerti alle impresema un investimento in occupazione et competitività. Consentono ai datori di lavoro di assumere, formare e mantenere posizioni in un contesto in cui ogni lavoro conta”.
In un momento in cui la Francia si trova ad affrontare grandi sfide strutturali, i leader aziendali temono una vera e propria “crisi occupazionale”. In caso di riduzione delle tariffe, la loro scelta sarebbe “semplice ma sofferta”: “creare posti di lavoro o pagare oneri sempre più pesanti”.
Un appello ai parlamentari dell'Alta Garonna
Preoccupata, l'organizzazione dei datori di lavoro invita solennemente i rappresentanti del popolo ad affrontare la questione durante i dibattiti parlamentari: “Non è troppo tardi per tutelare posti di lavoro e imprese”assicura.
I parlamentari hanno ancora la possibilità di riorientare queste misure per evitare uno shock economico e sociale. La scelta è chiara: più tasse o più posti di lavoro. Le aziende e i dipendenti di questo Paese meritano di meglio delle decisioni che sacrificano il loro futuro”, insiste il sindacato.
Versare Pierre-Olivier Naupresidente del MEDEF 31, “le sfide industriali nell'Alta Garonna sono immense. La strada verso una ripresa solida e duratura è stretta. Allo stesso modo, la violenta crisi che colpisce l'Alta Garonna settore edile e terziario deve finire urgentemente”.
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