Come proteggere meglio il Ciron, il fiume emblematico della Gironda meridionale, sulla riva sinistra della Garonna? La risposta sarà necessariamente diversa a seconda dell’interlocutore. L'attivista anti-LGV risponderà “barricate”, il sindacato Ciron “riserva naturale”, il naturalista e il ricercatore di funghi porcini “discrezione”. Il presidente del consiglio dipartimentale Jean-Luc Gleyze e gli studiosi di diritto ambientale Alexandre Zabalza e Hubert Delzangles hanno trovato un altro angolo di difesa: la creazione di un bene comune ambientale e la stesura di una dichiarazione dei diritti della natura.
Dobbiamo prenderci il tempo per analizzare questo UFO legale per comprenderne meglio la portata. L’estate scorsa è stato presentato il progetto “Ciron, il nostro bene comune”. L'obiettivo è lodevole: il riconoscimento di un diritto per Ciron come “bene comune”. Questo per quanto riguarda la teoria. E per la pratica? È qui che sta il problema. Durante l'incontro pubblico organizzato in ottobre a Uzeste, i partecipanti sono rimasti in una nebbia fitta quanto quella di Sauternes.
Prossimo passo: un'associazione
Strumento giuridico visionario? Uno scudo efficace contro le minacce della modernità? Dispositivo? Alla vigilia di una grande manifestazione contro la HSR, l’opinione pubblica sperava di poter brandire questa nuova arma legale per far fallire il progetto.
“Ciron, nostro bene comune” non ha questo potere, né questa ambizione. I difensori del Ciron vogliono soprattutto creare un'associazione capace di riunire tutti gli utenti del fiume: associazioni di difesa ambientale, comunità, piscicoltori, escursionisti, canoisti, cacciatori, agricoltori, industriali, scienziati, ecc. L'elenco è lungo quanto i 90 chilometri del fiume. “Perché creare una nuova associazione quando ce ne sono già diverse? » chiede il direttore della base nautica di Bommes. “Perché nessuno di loro mira a portare avanti i diritti di Ciron. Abbiamo bisogno di una visione globale per agire in modo efficace”, ribatte il presidente del Dipartimento, invitando il “popolo di Ciron” a unirsi.
L'associazione Ciron, la nostra associazione per il bene comune, non è ancora stata creata. Jean-Luc Gleyze intende assumere nei prossimi mesi il suo bastone da pellegrino per convincere.