Il rapporto della Corte dei Conti sull'Università delle Antille pubblicato il 12 novembre ha evidenziato la generale mancanza di attrattiva dell'UA. Un capitolo si concentra in particolare sul 2° ciclo della medicina. I magistrati sottolineano che l'establishment ha ancora molto da fare per sistemare i suoi residenti. Un ciclo poco attraente scelto solo dal 40% degli studenti che si sono classificati sopra il 6000esimo posto al termine delle prove di ranking nazionale.
L’attuazione del secondo ciclo di medicina presso l’Università delle Indie Occidentali, in vigore dall’inizio dell’anno accademico 2023, non può accontentarsi della sua sola esistenza e la struttura ospitante deve concentrare i propri sforzi sull’attrattività, in particolare sul tirocinio. È la constatazione dei magistrati della Corte dei Conti che precisano che oltre alla formazione in sede, è poi importante trattenere gli studenti alla fine di questo ciclo.
Ad esempio, offrendo loro contratti di lavoro pubblico, per sistemare i tirocinanti. In vista dell'apertura del nuovo ospedale universitario, questa tipologia di contratto potrebbe rivelarsi molto importante.
Anche se il loro numero è aumentato da 15 a 48 tra il 2020 e il 2023, rimane comunque troppo basso. Tant'è che solo il 47% degli stagisti che hanno conseguito il diploma si sono successivamente stabiliti in Guadalupa o in Martinica. La percentuale più bassa di tutti i collegi in Francia è diminuita di 6 punti dal 2012.
Un'altra preoccupazione espressa dal saggio. Riguarda i test elettronici nazionali (EDN) e gli esami clinici strutturati oggettivi. Due assi secondo i magistrati che sottolineano l'erosione che queste scadenze rappresentano per gli studenti delle Antille “costretti a lasciare il territorio se il loro desiderio non viene soddisfatto”. Un rischio tanto più significativo dato che pochi studenti che hanno iniziato i loro studi sanitari in Guadalupa o in Martinica alla fine ottengono lì il loro tirocinio, “o per classificazione insufficiente, o per manifestazione di altre preferenze”. Il bacino potenziale di medici che desiderano stabilirsi lì è quindi meccanicamente limitato.
In conclusione, la Corte ricorda quanto richiede la riforma degli studi sanitari nelle Antille.coordinamento efficace di tutte le parti interessate“. In quest'ottica, chiede a tutte le parti interessate di valutare l'attuazione del secondo ciclo, in altre parole di rivedere il tasso di successo degli studenti o l'impatto finale sul miglioramento della demografia medica in Guadalupa e Martinica.