un parco su terreni importanti per RHD2

un parco su terreni importanti per RHD2
un parco su terreni importanti per RHD2
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Si chiamerà George-Sand, Dian-Fossey o Rosa-Bonheur. In attesa del suo battesimo definitivo da parte dei futuri utilizzatori, è il parco del Marais. Marais come il nome di questo ex distretto industriale a cavallo tra le città di Lille e Lomme, teatro del vasto progetto di riqualificazione urbana che, dal 2004, ha dato vita all’eco-distretto Rives de la Haute-Deûle (RHD) nato intorno a EuraTechnologies, un incubatore di start-up diventato tempio europeo dell’economia digitale.

Presentato come un’oasi di biodiversità, il futuro spazio verde di 2,3 ettari è l’elemento cardine di RHD2, che avvia concretamente la seconda fase di sviluppo della ZAC. Intorno al parco, la cui inaugurazione è prevista per gennaio 2026, il programma prevede 625 unità abitative (1). Una prima consultazione per la loro realizzazione sarà aperta alla fine dell’anno. Sarà dotato di specifiche impegnative per la biodiversità, avverte Soreli, il committente della ZAC.

“Qui il parco si inserirà negli edifici”, avverte Martine Aubry, sindaco di Lille. «Con il parco dovranno occuparsi i promotori», insiste Fabienne Duwez, direttrice generale di Soreli. Chiaramente sarà necessaria una continuità visiva ed ecologica tra giardini privati ​​e spazio verde pubblico. Attraverso recinzioni “permeabili”, capaci di implementare il concetto di “natura transitoria”.

Rinaturazione dei sol. L’innovazione si ritrova anche sul versante delle pavimentazioni. “Ci siamo fermati dall’acquistare il terriccio”, spiega Anne-Sylvie Bruel, paesaggista del progetto. Qui il terreno inquinato è stato sostituito da una miscela intelligente: prodotti della decostruzione provenienti dai cantieri della città, limo frantumato e compost. Tre ingredienti dosati diversamente per “attaccarsi” ai terreni originari – anche se provenienti dall’industrializzazione – e alle specie presenti nel sito. Così, le betulle prenderanno il loro posto sulla massicciata di una ferrovia o i ciliegi e i sambuchi sui terrapieni industriali. Con un costo di 12,5 milioni di euro (compresi 2,5 milioni di euro di spese per l’ufficio di progettazione e la gestione del progetto), lo sviluppo vuole essere esemplare anche in termini di gestione e recupero dell’acqua piovana. Swales, zone umide, grande stagno centrale… punteggieranno il sito in cui sono stati preservati più di 150 alberi.

Per RHD1 (25 ha di cui 10 di spazi pubblici), sono già state consegnate 955 unità abitative, ovvero l’85% del programma.

(1) Per RHD2 (13 ha di cui 4,9 di spazi pubblici), sono state progettate complessivamente 1.000 unità abitative, di cui 725 in fase ferma (625 nel settore Marais e 100 a Boschetti) e 275 in fase opzionale.

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