Lunedì 25 novembre il primo ministro Michel Barnier ha annunciato il lancio di una campagna d'informazione per aiutare le potenziali vittime della sottomissione chimica.
I kit di rilevamento della presentazione di sostanze chimiche saranno rimborsati dall'assicurazione sanitaria “in diversi dipartimenti“, in via sperimentale e secondo un calendario ancora da definire, ha annunciato il primo ministro, nel bel mezzo del processo per stupro di Mazan.
Questo caso ha risonanza internazionale, dove 51 uomini sono accusati di aver violentato una donna, Gisèle Pelicot, drogata dal marito, “segnerà un prima e un dopo“, ha affermato il Primo Ministro, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Questa cartella “solleva la questione, ancora poco conosciuta, della sottomissione chimica e tutti attendiamo con grande attenzione l’esito di questo processo“, ha affermato Michel Barnier recandosi alla Casa delle Donne dell'Ospedale Hôtel-Dieu di Parigi.
“Dobbiamo andare oltre perché questo percorso non è finito”
La sottomissione chimica consiste nella somministrazione di sostanze psicoattive a un individuo, spesso una donna, a sua insaputa, per scopi che includono aggressione e stupro.
Il governo ha rilanciato in ottobre una missione sull'argomento, affidata alla senatrice della RDSE Véronique Guillotin e alla deputata Modem Sandrine Josso. Quest'ultimo aveva in particolare raccomandato che le farmacie potessero rilasciare, su prescrizione medica, alle donne che ritengono di essere state drogate, un “kit di rilevamento” O “kit del giorno successivo“con”bottiglie per la raccolta delle urine“, indirizzi utili e “tutti i passaggi da seguire“per accedere alle prove.
La lotta alla violenza sulle donne è un “strada molto lunga“, ha sottolineato Michel Barnier. “Dobbiamo andare oltre perché questo percorso non è finito“.
Il Primo Ministro ha confermato che il governo attuerà diverse misure per migliorare la lotta contro la violenza contro le donne. Si prevede di dotare ogni dipartimento di un centro per le donne entro il 2025 e di estendere il sistema che consente alle donne vittime di violenza sessuale di presentare una denuncia in un ospedale con un dipartimento di emergenza o ginecologico – misura annunciata lunedì mattina dal Segretario di Stato per l'uguaglianza tra Donne e Uomini, Salima Saa.