l'essenziale
Medef ha lanciato una grande operazione nazionale per denunciare gli aumenti delle tasse nel progetto di bilancio 2025 Pierre-Olivier Nau, presidente di Medef 31, teme gli effetti di questa tassazione sul settore industriale dell'Alta Garonna.
“Più tasse o più posti di lavoro, bisogna scegliere!” lancia Pierre-Olivier Nau in reazione alla legge finanziaria 2025 Il presidente del Medef de Haute-Garonne esprime la preoccupazione di Patrick Martin, presidente nazionale. Il movimento dei datori di lavoro ha fatto i suoi calcoli: “sommando gli otto miliardi di euro di imposte sulle società, i cinque miliardi di euro legati alla riduzione delle detrazioni fiscali, i 2,3 miliardi di euro trasferiti dalla cassa malattia per l'assicurazione sanitaria complementare e quindi per le imprese , i 1,2 miliardi di euro di risparmi sugli aiuti all'apprendimento e gli 800 milioni di euro di pagamenti per la mobilità, ovvero circa venti miliardi di euro di risparmi sulle tasse e oneri aggiuntivi che potrebbero essere imposti alle imprese. Questo aumento corrisponde agli stipendi che danno luogo a 400.000 posti di lavoro” avverte Medef.
Colpite le imprese edili e di servizi
Nell'Alta Garonna questo impatto fiscale, in particolare sulle piccole imprese, “già indebolite da una situazione economica incerta e da una dura concorrenza internazionale”, ma anche dal rimborso degli EMP può accelerare una situazione economica in declino. “Le sfide industriali sono immense nell'Alta Garonna. La strada verso una ripresa solida e duratura è stretta. Allo stesso modo, la violenta crisi che colpisce il settore dell'edilizia e del terziario deve finire urgentemente, per l'occupazione, per i nostri giovani e le nostre pensioni” avverte Pierre -Olivier Nau.
Un appello ai parlamentari
Medef 31 invita i parlamentari dell'Alta Garonna ad affrontare la questione durante i dibattiti parlamentari per “riorientare queste misure per evitare uno shock economico e sociale e proteggere l'occupazione e le imprese”. Ma il percorso politico nell’Alta Garonna è ristretto per questa linea di moderazione fiscale. Su dieci collegi elettorali, quattro sono in mano alla France Insoumise, tre ai socialisti, uno agli ecologisti e due al centrodestra.
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