“Uno spettacolo per dimenticare le novità”: perché Endemol vuole rilanciare “La fureur”

“Uno spettacolo per dimenticare le novità”: perché Endemol vuole rilanciare “La fureur”
“Uno spettacolo per dimenticare le novità”: perché Endemol France vuole rilanciare “La fureur”
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“Un programma Endemol si definisce editorialmente, è autentico, non mascheriamo la realtà ed è locale”, assicura Jean-Louis Blot alla guida, lunedì 25 novembre, di un colosso dell'intrattenimento che festeggia il suo 30° anniversario, la società di produzione audiovisiva Endemol in l'origine della “Star Academy”da “Drag Race”, “Secret Story”, “Children of TV”, “Les 12 coups de midi”, “Prodiges”, “LOL: qui rit, se sorte!” o anche “Le Bigdil” festeggia i suoi 30 anni . In totale, secondo i calcoli del presidente, sono circa 150 i programmi trasmessi nell'arco di tre decenni. Jean-Louis Blot, presidente di Endemol France, precisa che attualmente sono in onda una ventina di programmi.

“Zone di comfort”

Anche Endemol France naviga sulla nostalgia come i suoi concorrenti e rilancia vecchi programmi come “Star Academy”, “Secret Story” e presto “Bigdil”. Non è per mancanza di idee, secondo Jean-Louis Blot, che i produttori si lanciano in questa nicchia, ma semplicemente per soddisfare le esigenze degli spettatori. “Oggi, ha detto, viviamo in un mondo un po’ complicato, dove le minacce sono forti, dove l’ansia è alta, gli spettatori, gli ascoltatori hanno bisogno di zone di comfort, zone di comfort, questi sono i programmi di comfort”.

Spettacoli che fanno bene, che ci riportano a un tempo in cui tutto andava bene e che semplicemente ci fanno sentire meglio. A riprova cita il successo di “Star Academy” e “Enfants de la Télé” e “poi le partite che guardavamo da piccoli e che ritornano ci fanno bene”, aggiunge.

“Lavoriamo su molte aree e ci chiediamo se creeremo contenuti per i social network. Lavoriamo già con molte piattaforme”, spiega Jean-Louis Blot. Endemol France vorrebbe rilanciare marchi come “Love Story”, uno degli show cult e “La Fureur”. Un programma presentato da Arthur poi da Alexandre Devoise e che sabato sera ha infiammato i nostri salotti. Una prospettiva che lo delizia: “Cantiamo, ci divertiamo, balliamo, dimentichiamo un po’ l’attualità, ci riuniamo attorno ai successi”, indica Jean-Louis Blot. “Ci piacerebbe moltissimo essere, ancora una volta, coloro che creeranno la televisione di domani. Per questo investiremo molto nella creazione”. confida.

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