Da diversi anni, i pescatori normanni riescono a preservare nelle loro acque un impressionante letto di capesante. Ma questo vero e proprio giacimento di “oro bianco” suscita desiderio e riaccende le ostilità con i nostri vicini europei, in particolare con gli inglesi.
Fumogeni, arieti e lanci di pietre: nell'agosto 2018 le immagini della battaglia navale tra imbarcazioni francesi e britanniche nella Manica hanno fatto il giro del mondo. Al di là dell'immaginario bellicoso della rivalità con la “perfida Albione” che queste immagini avevano allora riattivato, la pesca delle capesante costituisce ancora oggi motivo di contesa agli occhi dei pescatori francesi. E non finirà presto.
Da diversi anni, nei fondali francesi e in particolare in Normandia, si conservano importanti giacimenti di prezioso “oro bianco”. Grazie al lavoro degli scienziati, dello Stato e delle organizzazioni professionali nella gestione delle risorse, la biomassa totale disponibile di capesante nel 2024 supererà le 137.000 tonnellate nella baia della Senna, tra Barfleur (Manche) e Città del Capo di Antifer (Seine-Maritime). . Un aumento di quasi il 56% rispetto al 2023: qualcosa di mai visto in cinquant’anni!