“non dobbiamo dimenticare che il Rodano è un fiume di ghiacciai”

“non dobbiamo dimenticare che il Rodano è un fiume di ghiacciai”
“non dobbiamo dimenticare che il Rodano è un fiume di ghiacciai”
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A Lione, la balneazione sarà autorizzata questa domenica nel Rodano, all’interno del perimetro del festival tra Rodano e Saona. Le ultime analisi hanno confermato la “bagnabilità” del fiume.

Via libera ai bagni nel Rodano. I lionesi potranno fare un tuffo nel loro fiume questa domenica, 30 giugno, nell’ambito del festival Entre Rhône et Saône. Il nuoto sarà supervisionato in un’area delimitata nel parco delle Berges de Gerland, dalle 11:00 alle 18:00. Verrà creato un ampio perimetro di sicurezza.

Verranno realizzate due zone piscina di 200 mq. La posizione è stata scelta strategicamente perché è una zona dove il fiume cresce, quindi dove la corrente è minore. Per rendere possibile un simile evento sono stati effettuati numerosi controlli a monte. Durante gli ultimi test in previsione del 30 giugno, i livelli di batteri sono risultati ben al di sotto degli standard e la portata del fiume era moderata.

N“Abbiamo ricevuto l’incarico dalla città di Lione di inviare una squadra di sei subacquei per effettuare un rapporto sull’inquinamento da microrifiuti e questa è stata un’ottima notizia perché non abbiamo trovato nulla.” spiega Lionel Rard dell’associazione Odysseus 3.1. Precisa che il Rodano nasce da un ghiacciaio, ed è il fiume francese con la maggiore portata, il che gli permette di evacuare rapidamente ciò di cui è carico.

La balneazione nel Rodano è ufficialmente vietata con decreto comunale dal 2001, soprattutto a causa delle forti correnti, ma anche a causa dei rischi batteriologici. Ma i lionesi hanno sempre fatto il bagno ogni estate nel fiume, nonostante il rischio di annegare. Questo venerdì 28 giugno è il caso di un piccolo gruppo di amici. Hanno scelto di fare un tuffo non lontano da Confluence. “Ci vado, ma in punta di piedi. Non penso che sia così pulito, ma ehi, è bello nuotare!” dice Alois. Stessa storia con il suo amico Loïs: “Ci vado perché lì ci sono degli amici ma per il resto non ci vado” confida. Jean-Charles è più fiducioso: “È il fango che dà l’impressione di sporco, ma se si va oltre l’acqua è molto pulita. Aggiungiamo un po’ di sabbia e siamo come a Bali!”.

In un’epoca in cui le grandi città si trovano ad affrontare estati sempre più torride, la possibilità del “nuoto urbano” torna regolarmente in primo piano. Un’idea che delizia molti lionesi. “Qui a Lione non è come Parigi con la Senna. Non dobbiamo dimenticare che il Rodano è un fiume di ghiacciai.” dice Jacques, che sta passeggiando lungo il fiume. “All’epoca a Lione si faceva il bagno, c’erano delle spiagge e penso che si potrebbero benissimo sviluppare degli spazi che sarebbero molto piacevoli” – aggiunse una lionese venuta a fare il bagno al suo cane.

A Lione, questa prima dovrebbe quindi aprire la strada ad altri esperimenti di balneazione nel Rodano, con la speranza di perpetuare il nuoto urbano.

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