“A volte mi arrabbio”… A Quimper spazza e picchia il suo compagno

“A volte mi arrabbio”… A Quimper spazza e picchia il suo compagno
“A volte mi arrabbio”… A Quimper spazza e picchia il suo compagno
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I fatti risalgono al 24 giugno scorso, a Quimper. A metà giornata la polizia viene chiamata da una donna che accusa il compagno di violenza. Poco prima, l’uomo era andato a prendere la compagna e i due figli piccoli dalla madre della vittima. Il giorno prima aveva trascorso la serata con i colleghi. Il suo partner era d’accordo. Ma in macchina scoppia una discussione. L’uomo, 27 anni, è geloso. La rimprovera. Mentre i bambini sono a bordo del veicolo, la giovane donna gli chiede di fermarsi e gli dà una pacca sulla testa. Quindi fermerà l’auto. La coppia si è ritrovata sul ciglio della strada, a pochi passi da casa. Una spazzola farà cadere la donna a terra. Mentre lui esce in macchina con i bambini, lei va a chiedere aiuto. Tornato a casa, la incolpa di essere andata a letto con un altro uomo. Lo colpisce, gli tira i capelli… Arrivando lì, la polizia lo arresterà. Sconvolto, al suo compagno verranno prescritti 30 giorni di ITT. Ha lividi sulla testa e ferite.

Già condannato nel 2019

Originario della regione parigina, l’uomo è comparso questo venerdì, 28 giugno, davanti al tribunale di Quimper. Nel riquadro riconosce i fatti e dice “rammarico [son] gesto”. La coppia si conosce da sette anni. La presidente Anne-Sophie Quideau parla di diverse separazioni seguite da riconciliazioni. E denuncia altre violenze commesse davanti a minori, per le quali l’imputato è stato condannato nel 2019. Insulti, denigrazioni, anche violenza verbale. Accentuato fin dalla nascita dell’ultimo. “Con rabbia dico sciocchezze. Tutti i giorni, no. Ma a volte mi arrabbio. Non andiamo più d’accordo, era da un po’ che dovevamo lasciarci”, dice. Il presidente del tribunale conferma che la donna gli ha chiesto più volte di uscire di casa. E ha chiesto un provvedimento di allontanamento.

È stato condannato a 18 mesi di carcere, sei dei quali sospesi per due anni. Gli è vietato presentarsi in casa, avere contatti con la vittima e i bambini e presentarsi, per tre anni, nel Finistère. Gli viene tolto l’esercizio della potestà genitoriale. Dovrà inoltre risarcire 1.000 euro al figlio maggiore, 800 euro al minore, per danni morali. Rimane in detenzione.

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