COP29: 300 miliardi di dollari all'anno per il clima, accordo raggiunto ma deludente per i Paesi del Sud

COP29: 300 miliardi di dollari all'anno per il clima, accordo raggiunto ma deludente per i Paesi del Sud
COP29: 300 miliardi di dollari all'anno per il clima, accordo raggiunto ma deludente per i Paesi del Sud
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La COP29 sul clima si è conclusa nella notte tra sabato e domenica con un impegno deludente per i Paesi del Sud. Da Baku in Azerbaigian si rassegnano a un accordo finanziario”troppo debole“secondo loro: 300 miliardi di dollari l’anno entro 10 anni concessi dai paesi sviluppati per aiutarli a combattere il cambiamento climatico.

I paesi del Sud chiedevano molto di più: fino a 1.300 miliardi. Finanziamenti promessi per il 2035”è troppo debole, troppo tardiva e troppo ambigua“, si è rammaricato il keniano Ali Mohamed, parlando a nome del gruppo africano. I paesi del Sud puntano il dito contro la responsabilità storica dei paesi industrializzati che da più di un secolo costruiscono la loro ricchezza sul carbone e sul petrolio, aggravando il cambiamento climatico.

Testo “non all’altezza” per la Francia

Questo impegno finanziario di Paesi europei, USA, Canada, Australia, Giappone e Nuova Zelandasotto l'egida dell'ONU, passerà dagli attuali 100 miliardi a “almeno 300 miliardi di dollari“prestiti annuali e donazioni ai paesi in via di sviluppo entro il 2035. Soldi per adattarsi alle inondazioni, alle ondate di caldo e alla siccità ed energia a basse emissioni di carbonio.

La Francia, per voce della ministra della Transizione ecologica Agnès Pannier-Runacher, parla di un testo”deludente“e”non all'altezza delle sfide” Quando Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden accoglie con favore l’accordo come un “passo importante” nella lotta contro il riscaldamento globale.

Critiche da tutte le parti in Francia

Questa COP29 [à Bakou] è stato un vero disastro“, Lei “finisce con un fallimento“, denuncia questa domenica su franceinfo Marine Pouget, responsabile della governance internazionale del Climate Action Network,

Era un COP di egoismo e cecitàt”, denuncia da parte sua l'eurodeputata ambientalista Marie Toussaint. Lei ritiene che attraverso questo accordo “i paesi sviluppati hanno tradito i paesi in via di sviluppo, lasciandoli soli ad affrontare gli impatti del cambiamento climatico“.

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