Durante la conferenza stampa online di giovedì 27 giugno, a margine della conferenza dei capi di stato maggiore africani a Gaborone, in Botswana, il generale Michael Langley, comandante dell’Africa Command degli Stati Uniti (Africom), ha condiviso il suo punto di vista sulle sfide alla sicurezza regionale in Africa.
In qualità di comandante combattente responsabile di un’area che abbraccia l’intero continente africano, Langley ha sottolineato la capacità di Africom di coinvolgere 53 paesi per condividere idee e obiettivi comuni di stabilità, sicurezza e prosperità. Ha sottolineato la necessità di scoraggiare le minacce e rispondere alle crisi.
Per quanto riguarda le priorità strategiche di Africom per rafforzare la stabilità regionale, il Generale Langley ha sottolineato l’importanza di rafforzare le capacità dei partner africani attraverso un approccio che coinvolga l’intero governo. Questo metodo, guidato dagli africani e sostenuto dagli Stati Uniti, mira ad affrontare le sfide comuni in modo efficace.
Langley ha parlato anche della minaccia terroristica in Africa, in particolare di quella rappresentata dallo Stato islamico in Somalia. Ha ricordato l’impegno di Africom contro personaggi come Bilal al-Sudani, attivo nell’esportazione e nel finanziamento delle operazioni dello Stato islamico in Somalia e nel mondo. Il generale ha sottolineato la continua vigilanza sugli effetti dello Stato islamico, presente in diverse regioni dell’Africa.
Il generale ha descritto il Sahel come sempre più insicuro, a causa dell’aumento delle organizzazioni estremiste in quella regione e nell’Africa occidentale. Langley ha sostenuto l’impegno con questi paesi per identificare i loro bisogni e sviluppare soluzioni sostenibili, spesso attraverso un approccio che coinvolga l’intero governo.
