l’offerta di moneta aumenta del 3,7%

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Secondo il recente rapporto trimestrale della Banca Al-Maghrib (BAM) sulla politica monetaria, l’offerta di moneta (M3 aggregato) è aumentata del 3,7% nel primo trimestre del 2024, dopo il 5,2% del trimestre precedente.

Questo sviluppo riflette un’accentuazione del calo dei titoli degli organismi monetari d’investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) dal 2% al 15,7% e un rallentamento nella progressione della circolazione del contante al 10,2% dopo l’11,4%, precisa la Banca Centrale.

Il tasso di aumento dei depositi a vista è tornato dal 7,7% al 7,1%, legato in particolare al rallentamento dell’aumento dei depositi delle famiglie al 5,8% dopo il 6,4%, ha riferito la stessa fonte.

Per quanto riguarda i depositi a termine, hanno subito un’attenuazione del calo dall’8,8% al 7,2%, riflettendo in particolare un calo del 12,3% in quelli delle società private dopo quello del 15,3% un trimestre prima. Allo stesso modo, i depositi in valuta estera hanno registrato un calo dello 0,5% dopo quello del 15,5%.

Per le principali contropartite, il rallentamento della crescita dell’offerta di moneta riflette il calo dei crediti netti verso l’amministrazione centrale del 5,4% dopo un aumento dell’1,8%, mentre il ritmo di aumento del credito bancario è passato dal 5,2% al 6%. e quello delle riserve ufficiali dal 4,6% al 5%.

In particolare, il tasso di crescita del credito al settore non finanziario ha decelerato dal 2,8% al 2,6%, frutto del rallentamento della crescita dei prestiti concessi alle imprese pubbliche dal 31,1% al 22,7% e dei crediti alle famiglie dall’1,9% all’1,2%. Per quanto riguarda i prestiti alle imprese private, sono aumentati dello 0,4% dopo un calo dello 0,3% registrato nel trimestre precedente.

La decelerazione nella crescita del credito alle imprese pubbliche riflette in particolare il rallentamento del tasso di crescita delle linee di liquidità dal 68,6% al 49,7%.

Per quanto riguarda i prestiti alle famiglie, gli aiuti agli imprenditori individuali diminuiscono del 5,6% dopo un aumento del 2,1%, mentre l’aumento dei prestiti destinati ai privati ​​è rimasto stabile all’1,9%, con una decelerazione dall’1,9% all’1,5% per i mutui casa e una crescita virtuale stagnazione allo 0,5% nella progressione di quelle al consumo.

Per quanto riguarda l’evoluzione dei prestiti alle imprese private, essa risulta dall’attenuazione del calo delle linee di liquidità dal 10,2% al 7,6%, mentre il credito per attrezzature è aumentato del 4,6% dopo il 5,5%.

Per ramo di attività, i dati relativi al primo trimestre 2024 indicano un’accentuazione del calo dei crediti alle “Industrie manifatturiere varie” dal 5,8% al 7,1% e alle “Industrie alimentari e del tabacco” dal 2,4% al 5%.

Per contro, gli aiuti alle imprese nei settori “Edilizia e lavori pubblici” e “Energia elettrica, gas e acqua” sono migliorati rispettivamente del 21,7% e del 26,9%.

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