«Dodici anni dopo, avevamo appena ucciso Audrey e Alicia una seconda volta!»: a Pierrefeu, incomprensioni attorno ai ritratti dei due gendarmi sepolti

«Dodici anni dopo, avevamo appena ucciso Audrey e Alicia una seconda volta!»: a Pierrefeu, incomprensioni attorno ai ritratti dei due gendarmi sepolti
«Dodici anni dopo, avevamo appena ucciso Audrey e Alicia una seconda volta!»: a Pierrefeu, incomprensioni attorno ai ritratti dei due gendarmi sepolti
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Dodici anni dopo la tragedia, il capitano Jean-François Charrat, ex comandante della brigata Pierrefeu, non si è arrabbiato e lo ha fatto sapere in un forum che circolava sulle reti frequentate dai militari.

Ha appena scoperto che i ritratti del maresciallo Alicia Champlon e del maresciallo capo Audrey Bertaut, i due gendarmi assassinati il ​​17 giugno 2012 a Collobrières, sono stati tolti dai muri della brigata.

“Queste due donne, che ho comandato, apprezzato, guidato, amato e scoperto assassinate, sfigurate e mutilate, non riesco a calmare la rabbia e il furore che mi animano”, tuona l’ufficiale ormai in pensione. Afferma di aver imparato ciò che descrive come“ignominia” dai genitori di una delle vittime.

“Ricorderò a lungo lo sguardo nebbioso dei genitori di Audrey quando tirarono fuori il ritratto della figlia dal bagagliaio della loro macchina per mostrarmelo. Dodici anni dopo, Audrey e Alicia erano state appena uccise una seconda volta!”

Onda di marea emotiva

Ricordando l’assassinio di due giovani soldati intervenuti in un furto con scasso a Collobrières “ha creato un’ondata emotiva in tutta la popolazione”, se lo ricorda”i loro compagni della gendarmeria, stupiti dalla loro ingiusta scomparsa, hanno fatto un punto d’onore perpetuarne la memoria. Per non dimenticarli. A loro, naturalmente, era stata dedicata la sala delle riunioni della brigata Pierrefeu. Il ritratto di ciascuno di loro e tutti gli omaggi spontanei delle personalità furono appesi lì con la mia approvazione.”

Memoria collettiva

L’ex comandante della brigata, che ha dedicato un libro alla tragedia di Collobrières, si infuria quindi nello scoprire che “per decisione di chissà quale autorità, tutto ciò che ricordava Audrey e Alicia è stato puramente e vergognosamente smontato e nascosto in un armadio. (…) I gendarmi hanno espresso la loro disapprovazione, ma sembra che i volti dei due sacrificati causino disagio ad alcuni. Incomprensibile ! (…) La scomparsa delle tracce del loro fatidico passaggio a Pierrefeu cancella il loro eroico sacrificio. Se è così che la gendarmeria, una grande famiglia istituzionale di soldati, onora i suoi morti, ora mi vergogno di averne fatto parte.”

La gendarmeria non commenta

Contattata, la compagnia della gendarmeria di Hyères non ha voluto reagire pubblicamente alla controversia. Tuttavia, assicura di aver comunicato in anticipo con le famiglie di Alicia Champlon e Audrey Berthaut, “ le uniche persone che dovrebbero essere consultate su questo argomento ».

In gendarmeria, al di fuori delle comunicazioni ufficiali, però, smentiamo le parole del capitano Charrat quando assicura che c’è la volontà di cancellare la memoria. Un alto ufficiale ricorda, tra l’altro, che ogni anno nella caserma viene organizzata una cerimonia di tributo, che una stele ricorda il sacrificio delle giovani donne e che le loro foto, anche se in formato più piccolo, restano visibili.

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