I Deniçois si oppongono all’installazione del Centro di riciclaggio degli Agglomerati

I Deniçois si oppongono all’installazione del Centro di riciclaggio degli Agglomerati
I Deniçois si oppongono all’installazione del Centro di riciclaggio degli Agglomerati
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Non ha un buon odore per Denicé. Mentre la comunità dell’agglomerato di Villefranche Beaujolais Saône (CAVBS) cerca da dieci anni un sito per costruire il suo secondo centro di riciclaggio, per sbloccare quello di Arnas, Denicé sembra essere uno dei comuni prioritari nel mirino dell’Agglo. Se le prime intenzioni riguardavano un terreno tra Denicé e Rivolet, che doveva ospitare una caserma dei vigili del fuoco, la seconda scelta riguardava uno spazio tra il territorio comunale di Bruyères e La Veinerie. Già dotato dell’impianto di depurazione, il sindaco di Denicé, Jacques Tournier, ha proposto un’alternativa: un terreno nella conca della discesa tra la frazione di Mondard e la località denominata Les Louattes.

“Colpa mia”, ammette davanti all’assemblea pubblica lunedì 24 giugno. Sette parole che gli hanno procurato un’ondata di malcontento da parte dei 150 Deniçois presenti. Alcuni se ne pentonomancanza di consultazione pubblicaaltri più concreti sottolineano i problemi del luogo: la strettezza delle strade, soprattutto provenendo da Saint-Julien, la pericolosità dell’aumento dei flussi di traffico nella città che ha due scuole nel cuore, l’inquinamento acustico per gli abitanti della frazione, ma anche le preoccupazioni ambientali del sito.

Problemi legati al rumore, all’ambiente e al traffico

Dalla scorsa settimana è stata lanciata una petizione, nonché un gruppo WhatsApp, per contrastare questa possibilità. Con quasi 700 firme, è il collettivo Stop Déchetterie Denicé a sostenere l’opposizione. “È necessario avere un centro di riciclaggio o un ampliamento di quello di Arnas che è in saturazione. Ma l’installazione di un nuovo centro di riciclaggio deve essere realizzata in un luogo che abbia un impatto minore per gli abitanti, sulla natura e sull’ambiente”fischio Franck Pagnyportavoce del collettivo, con sede sulla RD76 da quasi 10 anni, di fronte al sito oggetto di studio.

“Non mi rende felice, non ci rende felici, ma questa discarica da qualche parte ci serve, siamo d’accordo”spiega Jacques Tournier, sindaco di Denicé.

Dopo l’assemblea pubblica del 24 giugno, ha rinunciato alla sua proposta Mondard in una mail indirizzata all’Agglo.

Mondard abbandonato, Bruyères non ancora

Assente “all’ultimo momento” – secondo alcuni consiglieri Denis – da questo incontro pubblico, l’Agglomerato di Villefranche resta l’unico decisore e annuncerà il sito prescelto nel prossimo consiglio comunale del 17 luglio (previsto per il 3 luglio ma rinviato a causa del contesto elettorale). “Anche una parte degli studi dovrebbe essere resa pubblica”, annuncio Jean-Charles Perrin. Vicepresidente del CAVBS incaricato della raccolta, trattamento e recupero dei rifiuti (e sindaco di Vaux-en-Beaujolais), conferma di escludere il sito di Mondard, a causa della vicinanza delle abitazioni e dello sviluppo stradale. “Abbiamo reagito un po’ troppo velocemente” ammette.

Non desidera, invece, comunicare l’ubicazione del selezionati altri tre siti e non esclude il terreno originariamente previsto in località denominata Les Bruyères, a differenza del terreno tra Rivolet e Denicé, ritenuto troppo piccolo. Anche la proposta di creare diversi piccoli centri di riciclaggio non figura nei piani dell’Agglomerato. “Stiamo ancora pensando alla zona ovest di Villefranche, per distribuire i flussi verso il centro di riciclaggio di Arnas. Torneremo nel comune interessato, ma i piani evolveranno a seconda delle autorizzazioni che avremo. Potremmo avere qualche piccolo inquinamento acustico che potrebbe essere ridotti (chiusura dei contenitori). D’altro canto ci sarà un impatto sulla strada.”

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