Autoconsumo collettivo: un nuovo modello a Uzège Pont du Gard

Autoconsumo collettivo: un nuovo modello a Uzège Pont du Gard
Autoconsumo collettivo: un nuovo modello a Uzège Pont du Gard
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Mentre all’inizio sosteneva progetti individuali di autoconsumo, la cooperativa Citre fatto un cambio di direzione. “Dopo un anno di stabilizzazione dei progetti, continuano le riflessioni sull’autoconsumo collettivo. Questo è ora il nostro ambito di studio”afferma Philippe Thiébot, membro della Citre.

Circuito di produzione locale

Concretamente, l’obiettivo è proprio quello di condividere l’elettricità tra “vicini”. I soci produttori vengono remunerati dalla vendita dell'energia elettrica ai soci consumatori, a condizioni che devono essere vantaggiose sia per il produttore che per il consumatore.

Questo sistema permette di sfuggire alle fluttuazioni dei prezzi del mercato energetico. Per i clienti finali si tratta quindi di un notevole vantaggio per ridurre e stabilizzare la bolletta elettrica. Il gestore di questa operazione è l'entità giuridica organizzatrice (PMO) il cui ruolo è definire la distribuzione dell'elettricità prodotta tra le due parti. “Questo è il sistema che vogliamo offrire ai cittadini di Uzège Pont du Gard”.

Un progetto in corso a Saint-Quentin

È a Saint-Quentin-la-Poterie che un progetto di questa portata possa vedere la luce. Tre siti distinti andrebbero poi a formare un nuovo sito di produzione di energia tramite pannelli fotovoltaici: la casa di cura Cistes e il parcheggioIL hangar del centro sociale intercomunale Pierre-Mendès- e ilScuola di Vallabrix. “Nel 2024, il criterio geografico è stato fissato a 20 km nelle zone rurali, il che rende possibile l’operazione”dice Philippe Thiébot.

“Siamo indietro rispetto ad altre regioni che hanno già sviluppato questi progetti”Philippe Thiebot

Sono stati avviati studi di fattibilità, economica e tecnica, che potrebbero quindi portare alla realizzazione del suddetto progetto. “Si tratta di una novità nella regione di Uzége ed è un progetto che segue la nostra filosofia, energia prodotta localmente e a beneficio del territorio. Siamo indietro rispetto ad altre regioni che hanno già sviluppato questi progetti”. Questo perimetro definito da questi tre attori può potenzialmente essere ampliato e accogliere altri residenti interessati.

Inoltre, il surplus di uno può essere consumato da uno dei tre siti. Legati all’autoconsumo collettivo, Cetre ha deciso di lavorare più con i singoli che con le comunità che, secondo la cooperativa, “si rivolgono ad operatori privati, promettendo notevoli vantaggi economici”.

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