L’ex sindaco di Agde ha rilasciato, sotto condizioni, il “chiaroveggente” fissato per venerdì

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La procura di Béziers ha annunciato all’inizio del pomeriggio la liberazione di Gilles d’Etorre.

Credito: Immagine di illustrazione

I giudici inquirenti incaricati del caso “hanno ordinato la liberazione” del signor d’Ettore, “tenendo conto in particolare delle (sue) dimissioni da tutti i suoi mandati elettivi”, ha indicato in un comunicato stampa il procuratore di Béziers, Raphaël Balland. L’accusa, che aveva chiesto la sua detenzione continuata, non ha presentato appello. L’ex sindaco ha in particolare “l’obbligo di risiedere presso un amico in Dordogna” e gli è vietato “andare nell’Hérault, uscire dal territorio nazionale ed entrare in contatto (…) con un lungo elenco di persone nominate per nome e per , in generale, con qualsiasi persona che esercita mandati o funzioni elettive” presso il municipio di Agde o nella comunità urbana, secondo l’accusa.

Gilles d’Ettore, ex deputato e sindaco di Agde dal 2001, sostiene dal canto suo di essere rimasto “in trappola”. Una richiesta di rilascio avanzata all’inizio di aprile è stata respinta dai tribunali. Alla fine si è dimesso dal suo incarico il 31 maggio, dopo due mesi di custodia cautelare. L’indagine, nel corso della quale sono state interrogate decine di persone, è stata avviata nell’ottobre del 2023. Ha conosciuto un primo colpo di fulmine a marzo con l’arresto di d’Ettore (Les Républicains), il suo esame di attuazione per “interessi illeciti e corruzione” e la sua collocazione in custodia cautelare.

La protagonista di questo fascicolo è una quarantenne che si presenta come chiaroveggente, medium e “guaritrice”. In custodia cautelare, questa madre ha spiegato agli investigatori di essere riuscita, modificando la sua voce, a ingannare diversi suoi parenti, tra cui il sindaco di Agde, facendo loro credere di essere “in conversazione con un essere soprannaturale proveniente da dall’aldilà.” Ella ha ammesso di aver beneficiato, grazie a tale stratagemma, di numerosi servizi, in particolare dell’assunzione all’interno del comune o dell’agglomerazione di cinque suoi parenti, e di doni offerti da imprenditori in relazione al signor d’Ettore, compresa la gestione del suo sontuoso terzo matrimonio l’anno scorso.

Mercoledì la procura di Béziers ha chiesto la sua liberazione sotto controllo giudiziario – “a condizione, in particolare, che gli venga imposto di risiedere lontano dal dipartimento” – davanti al giudice delle libertà e della detenzione, che emetterà la sua decisione venerdì. Secondo Raphaël Balland le indagini dovrebbero durare “molti più mesi”.

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