Perché, a causa di un’aberrazione amministrativa, il progetto dell’hub multimodale viene ridimensionato

Perché, a causa di un’aberrazione amministrativa, il progetto dell’hub multimodale viene ridimensionato
Perché, a causa di un’aberrazione amministrativa, il progetto dell’hub multimodale viene ridimensionato
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l’essenziale
L’Agglo potrà sviluppare solo 10.000 mq dei 20.000 previsti nel progetto dell’hub multimodale. La seconda parte è bloccata dalla SNCF.

Certamente siamo lontani dal progetto iniziale, elaborato nel 2018. Ma è un primo passo. E per gli eletti della Grande Albigese, dopo tanti anni di trattative con la SNCF, è un sollievo.
I primi sviluppi del polo multimodale potranno finalmente iniziare dopo il trasferimento della gestione del territorio. Interesseranno due aree: il piazzale della stazione e un terreno in rue Général Giraud.

Su quest’ultimo, situato di fronte alla città amministrativa, l’Agglo realizzerà un parcheggio da 80 posti. In superficie e non aerea come prevede la delibera. Il numero dei posti si basa sulle stime di partecipazione della SNCF. È stato consapevolmente limitato perché, come ha ricordato Jean-Michel Bouat, vicepresidente incaricato del dossier, i parcheggi sono “aspirapolvere per auto”. Lo scopo dell’Agglo è ridurre il numero di veicoli nel centro cittadino e promuovere trasporti alternativi. Questo è anche uno degli obiettivi della creazione di un hub multimodale.

La piazza sarà completamente riqualificata. Sarà pedonale, i parcheggi saranno rimossi. Troverai un punto di riconsegna, un posto per i taxi, depositi per biciclette, fermate dell’autobus, una stazione di car sharing. Lo scopo dell’intervento è quello di rendere il luogo più attraente e di avere un’accoglienza più moderna per invogliare le persone a prendere il treno.

Rimane la seconda parte del layout. Lo scalo merci, dove la SNCF ha installato da diversi mesi gli algécos. Da questo punto di vista il problema è kafkiano. La SNCF ritiene che il sito di Albi sia operativo per il trasporto merci. Il sito Albi è infatti inserito nel documento di riferimento nazionale della rete. Anche se tutti gli studi, e anche l’ultimo, dimostrano che non esiste alcun potenziale per il trasporto merci. Il maggiore contributore potenziale verrebbe dalla vetreria con 52.000 tonnellate (la soglia è 100.000). E non tutte le bottiglie vanno nello stesso posto, quindi non ne capiamo il punto.

Nonostante ciò, l’azienda subordina la liberazione dello spazio nel vecchio scalo merci alla realizzazione di un nuovo scalo merci nell’area. Ciò che Aggloo non ha.

Anche se rivisto al ribasso, questo primo sviluppo fornirà “un’idea dello sviluppo futuro”. Ma soprattutto la città potrà cominciare a pensare allo sviluppo di Place Jean-Jaurès. Dopo i lavori gli autobus verranno accolti in stazione. Per la città il cambiamento sarà significativo.

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