Lione. Il governo annuncia lo scioglimento dei Remparts, piccolo gruppo di estrema destra

Lione. Il governo annuncia lo scioglimento dei Remparts, piccolo gruppo di estrema destra
Lione. Il governo annuncia lo scioglimento dei Remparts, piccolo gruppo di estrema destra
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Nicola Zaugra

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26 giugno 2024 alle 12:28
; aggiornato il 26 giugno 2024 alle 13:14

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La portavoce del governo, Prisca Thevenot, ha annunciato mercoledì 26 giugno 2024 lo scioglimento del Gruppo di Difesa dell’Unione (GUD) e di tre strutture di estrema destra con sede a Lione, tra cui Les Remparts, un piccolo gruppo noto per le azioni violente commesse la capitale della Gallia.

“È stato presentato questa mattina al Consiglio dei ministri dal ministro degli Interni e dei Territori d’Oltremare (Gérald Darmanin) lo scioglimento dei gruppi di fatto e di associazioni” tra cui quello del GUD e dei Remparts, ha sottolineato alla stampa briefing al termine del Consiglio dei ministri.

Sono interessati anche La Traboule, un bar associativo affiliato al piccolo gruppo, così come “Top Sport Rhône”, una palestra adiacente, tutti situati nella Vecchia Lione (5° arrondissement).

“L’immigrazione uccide”, “immigrati fuori, terroristi a morte” e “discorsi omofobici e anti-LGBT”

Il decreto di scioglimento firmato dall’ Emanuele Macron et Gabriele Attal che abbiamo potuto consultare questo mercoledì, tratta alcuni punti concreti di fatti, pubblicazioni e commenti che, secondo le autorità, promuovono l’odio, la violenza o la discriminazione.

Le azioni dei Remparts “causano o contribuiscono attraverso le loro azioni alla discriminazione, all’odio o alla violenza contro una persona o un gruppo di persone a causa della sua origine, del suo sesso, del suo orientamento sessuale, della sua identità di genere o della sua appartenenza o non appartenenza, vera o presunto, ad un gruppo etnico, ad una nazione, ad una cosiddetta razza o ad una religione determinata, né propagare idee o teorie tendenti a giustificare o incoraggiare questa discriminazione, questo odio o questa violenza, scrive il decreto firmato in Consiglio dei ministri .

Il Ministero si basa in particolare sui fatti accaduti a Lione nel Dicembre 2022 in seguito alla vittoria della squadra marocchina ai Mondiali di calcio. Lo denunciano “Les Remparts” sulla loro pagina

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Il gruppo Les Remparts sfrutta notizie che coinvolgono persone di nazionalità straniera, reale o presunta, utilizzando slogan come “l’immigrazione uccide” o “immigrati fuori, terroristi a morte” (manifestazione non dichiarata del 21 ottobre 2022 a Lione) o “Per tutte le vittime di immigrazione: né dimenticata, né perdonata” (pubblicazione del 23 ottobre 2022 sulla sua rete Telegram).

Decreto di scioglimento dei Bastioni

Anche il governo ne tiene conto il gruppo “Les Remparts” “promuove un discorso omofobico e anti-LGBT, equiparando l’omosessualità e l’identità di genere alla “decadenza”” ; tratto da una pubblicazione sull’account X di “Remparts” che riportava un’azione militante consistente nel degradare l’arredo urbano, lungo il percorso del Gay Pride. “Questa pubblicazione ha suscitato un commento discriminatorio e non moderato, il 12 giugno 2022 e che in un servizio intitolato “L’infiltrato, nel cuore dell’estrema destra”, trasmesso il 13 maggio 2024 su TV BFMi membri del gruppo hanno paragonato le persone appartenenti alla comunità LGBT a una “nuova specie”.”

Grégory Doucet “si compiace” della decisione

Il sindaco ambientalista di Lione Grégory Doucet ha “accolto con favore” la decisione del governo in un tweet pubblicato mercoledì.

“Dopo diverse richieste transpartitiche siamo stati ascoltati. Nel momento in cui la Rn si prepara a governare, è urgente arginare queste violenze: accolgo con favore la decisione presa oggi in Consiglio dei ministri”, ha scritto.

“Accolgo con favore questa decisione decisiva. Non cediamo mai agli estremisti”, ha scritto il deputato uscente Thomas Rudigoz che questo fine settimana, in piena campagna legislativa, ha annunciato l’imminente progetto di scioglimento.

I Remparts ricorreranno al Consiglio di Stato

“Evidentemente impugneremo questa decisione davanti al Consiglio di Stato”, “non ci permetteremo di trovarci di fronte a questa decisione arbitraria”, ha dichiarato alAFP Antoine Durand, portavoce dei Remparts

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