Digione: un’operazione universitaria morta organizzata mercoledì 26 giugno al college di Montchapet

Digione: un’operazione universitaria morta organizzata mercoledì 26 giugno al college di Montchapet
Digione: un’operazione universitaria morta organizzata mercoledì 26 giugno al college di Montchapet
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I genitori degli studenti del collegio Montchapet di Digione non se ne sono andati e questo mercoledì hanno addirittura chiesto un’operazione di morte del college. Hanno quindi invitato tutti i genitori a non mandare i propri figli in classe e a riunirsi per manifestare la propria irritazione davanti all’istituto alle ore 9,50 durante l’intervallo.

Molteplici ragioni dietro la rabbia dei genitori

Sono molti i motivi della rabbia dei genitori, come spiega Elodie Bailly, loro portavoce. “Fino a una settimana fa eravamo particolarmente contrari alla riforma dello shock della conoscenza A ciò si è aggiunto venerdì l’annuncio dell’eliminazione di una classe di prima media, dovuta sì a un piccolo calo di numeri, ma che soprattutto darà. comportano un forte aumento numerico nelle tre classi rimanenti da un lato, i gruppi di livello, quindi la stigmatizzazione dei più vulnerabili, abbinata ad una chiusura delle classi mentre tutti gli studi dimostrano che, infatti, ciò che funziona è un’eterogeneità del livello degli studenti, ma all’interno della stessa classe, studenti che lavorano insieme per la coesione, l’unità della classe ma in numero minore Quindi di fatto stiamo perdendo ancora una volta l’occasione di ridurre i numeri, soprattutto in prima media è il livello più complicato sia per gli studenti che per gli insegnanti. Quest’anno speriamo che la mobilitazione possa dare i suoi frutti.” spiega Elodie Bailly.

Già una chiusura di classe l’anno scorso al college

La chiusura di una classe di 6ª elementare, i genitori non la vogliono perché temono il sovraffollamento delle classi. E sanno di cosa parlano, visto che l’istituto ha già vissuto l’anno scorso la chiusura di una classe di quarta elementare, con conseguente aumento del numero degli alunni nelle altre. “Mia figlia frequenta la quarta elementare. Ha subito questa chiusura di classe l’anno scorso. Prima erano 23 in classe. Era l’ideale. I genitori, come gli insegnanti, hanno riscontrato che i bambini lavoravano molto meglio. Quest’anno questo numero è aumentato a 29 o anche 30. È enorme. L’anno prossimo saranno 30 nelle tre classi di terza elementare. So che gli insegnanti, perché ne parlo molto con loro, sono stanchi anche di come impostare le esercitazioni di scienze. laboratori linguistici moderni con una classe di 30 studenti? Oggi è diventato impossibile che gli insegnanti siedano in classi divise per le esercitazioni e i laboratori linguistici possibile.” deplora Elodie Bailly.

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