[Le podcast de Pierrot] Il re di Stamp è morto, lunga vita al re!

[Le podcast de Pierrot] Il re di Stamp è morto, lunga vita al re!
[Le podcast de Pierrot] Il re di Stamp è morto, lunga vita al re!
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Ieri non sono riuscito a registrare il tuo podcast tradizionale. Ero a Le Tampon per l’elezione di Patrice Thien-Ah-Koon a sindaco della città. Volevo fare il viaggio perché il momento era importante. André Thien Ah Koon è infatti riuscito, un po’ spinto dagli eventi bisogna ammetterlo, a passare il testimone al figlio Patrice, dove prima di lui avevano fallito Jean-Paul Virapoullé e Paul Vergès.

Scritto da Pierrot Dupuy – martedì 25 giugno 2024 alle 17:23.

Ieri era tutto perfetto. Nessuna voce discordante. Anche l’opposizione non ha votato contro, limitandosi ad astenersi. Meglio ancora, un’altra storica avversaria, Monique Bénard, ha chiesto un lavoro comune. Un gesto di buona volontà, prova di riavvicinamento e che sta già portando il sostegno della squadra municipale alla sua candidatura alle elezioni legislative.

Il mandato di due anni e mezzo di Patrice inizia quindi sotto i migliori auspici. Appianava le poche riluttanze che avrebbero potuto manifestarsi quando il suo nome fosse stato menzionato per succedere al padre, se per caso quest’ultimo fosse stato dichiarato ineleggibile. Cosa che alla fine è avvenuta.

Ho già detto nel mio primo podcast cosa pensavo di questo giudizio che trovo particolarmente ingiusto, non tornerò sull’argomento.

Ieri era presente tutta la famiglia. André ovviamente, ma anche Reine Marie, sua moglie, che ha sempre svolto un ruolo importante ma discreto come consigliera del marito. E Pascal, l’altro figlio, che sta portando avanti una brillante carriera come avvocato internazionale a Taiwan.

Il discorso di ringraziamento del nuovo sindaco è stato l’occasione per un momento di rara emozione. Hai presente quei momenti in cui il guscio si rompe e hai la sensazione di avvicinarti alla vera personalità di un uomo o di una donna. Patrice Thien Ah Koon ha parlato di quanto sia stato importante nella sua educazione e nella sua carriera l’amore che ha sempre regnato tra i suoi genitori e all’interno della sua famiglia. Fu allora che con voce tremante, volle condividere con il pubblico un aneddoto intimo. Ogni giorno, racconta, dedica un’ora del suo tempo a spazzare e aspirare la moquette e le piastrelle della casa di famiglia. “Mamma, nonostante le mie nuove occupazioni da sindaco, prometto che troverò sempre un momento per continuare a farlo”assicurò sua madre.

Finora, quando pensavamo al sindaco di Le Tampon, dicevamo semplicemente TAK. Il nome André è scomparso. Non c’era bisogno del nome, TAK ce n’era solo uno. Da adesso c’è anche Patrice. Come lo chiameremo d’ora in poi? TAK? Patrice Thien-Ah-Koon? Patrice TAK? Il futuro lo dirà.

Il re di Buffer è morto, lunga vita al re. Patrice ha due anni e mezzo davanti a sé per farsi un nome e cercare di reggersi sulle proprie gambe, liberandosi gradualmente dall’onnipresente tutela di André.

Per quanto riguarda quest’ultimo, vorrei solo avvisarlo. Fare attenzione a non esagerare. Cyrille Hamilcaro ha già avuto modo di mordersi le dita, una volta dichiarato ineleggibile, volendo “aiutare” il suo successore a gestire il Comune in modo troppo visibile. Ciò gli è valso una nuova condanna per “esercizio illegale della funzione di eletto”…

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