Il Belgio aggiorna la sua strategia per proteggere la biodiversità: ecco i suoi obiettivi

Il Belgio aggiorna la sua strategia per proteggere la biodiversità: ecco i suoi obiettivi
Il Belgio aggiorna la sua strategia per proteggere la biodiversità: ecco i suoi obiettivi
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Da questo lunedì fino al 24 settembre 2024, i belgi sono invitati a esprimere la loro opinione sulla nuova strategia nazionale del Belgio sulla biodiversità, un testo che mira ad allineare gli obiettivi nazionali al quadro globale per la biodiversità Kunming-Montreal e sulla strategia dell’Unione europea per la conservazione delle specie . Cittadini, organizzazioni e imprese sono invitati a contribuire a ciò che dovrebbe tradursi in un passo importante nel rafforzamento dell’impegno del Belgio per la conservazione, il ripristino e l’uso sostenibile di tutte le specie animali e vegetali, nonché degli ecosistemi da cui dipendono.

“Ora che la mia carriera volge al termine, vi dirò francamente: la tutela della biodiversità è una questione di sopravvivenza per l’umanità”, ha dichiarato lunedì Anne Teller, responsabile delle politiche sulla biodiversità presso la direzione generale dell’Ambiente della Commissione europea, presso l’Istituto reale belga di scienze naturali. Gli scienziati sono chiari: se il declino della biodiversità continua, l’umanità non avrà più accesso ai tanti servizi essenziali offerti dalla natura come l’accesso all’acqua potabile, alle risorse alimentari o medicinali, all’ossigeno necessario alla vita. Il pericolo è quindi enorme. Al di là della preservazione di un tale ambiente o di una specie così emblematica, si tratta di una questione tanto esistenziale per la specie umana quanto quella del cambiamento climatico.

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Un terzo delle specie belghe rare, minacciate o estinte

Secondo il rapporto Living Planet 2020 del WWF, quasi un terzo delle 7.725 specie autoctone elencate in Belgio sono rare, minacciate o estinte a livello nazionale. Il nostro Paese è quindi lungi dall’essere risparmiato dal declino delle specie.

Le cause globali del declino sono note: vengono individuate l’estrazione delle risorse, la pesca eccessiva, il cambiamento climatico, lo sviluppo di specie esotiche invasive e le pratiche agricole intensive. Secondo l’edizione 2024 del rapporto Global Resource Outlook, l’estrazione delle risorse da sola è responsabile dell’80% del declino delle specie. Inoltre, i rapporti affermano che l’inazione sulla biodiversità costerebbe di più dell’implementazione di progetti di conservazione.

Di fronte a questa constatazione, l’Europa ha sviluppato la sua strategia a favore della biodiversità per il 2030, un testo che prevede in particolare di proteggere almeno il 30% delle terre e degli oceani, ripristinare gli ecosistemi danneggiati e prevenire ogni nuovo attacco alla natura, invertire il declino della biodiversità. impollinatori e ridurre l’uso di pesticidi almeno del 50%. Ma affinché questi grandi obiettivi non finiscano in un cassetto, il Belgio deve lavorare su una propria strategia nazionale.

Dato che nel nostro Paese nulla è semplice, le competenze in materia di biodiversità sono divise tra diversi livelli di potere. Ad esempio, tutto ciò che riguarda il Mare del Nord e l’importazione di specie esotiche invasive è nelle mani del livello federale, mentre la gestione delle foreste, l’agricoltura, la pesca e la conservazione della natura sono competenze regionali. In questo contesto è quindi essenziale il coordinamento tra i livelli di potere e le regioni attraverso una strategia comune.

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Il settore privato ha sollecitato

Tra gli obiettivi della strategia belga figurano la protezione, il mantenimento e il ripristino della biodiversità e dei servizi ecosistemici in Belgio ad uno stato di conservazione soddisfacente. Per raggiungere questo obiettivo, il piano prevede di contribuire al ripristino del 30% degli ecosistemi degradati rispetto al 10% del piano precedente, alla tutela rigorosa del 10% del territorio e alla protezione del 30% delle aree marine. La strategia prevede inoltre di incoraggiare il settore privato a comunicare in modo trasparente il suo impatto sulla biodiversità, a limitare il consumo eccessivo e gli sprechi e a promuovere il consumo sostenibile.

Concretamente, tutti i cittadini possono consultare la nuova strategia sul sito FPS Health ed esprimere la propria opinione compilando un modulo online o tramite posta. Le risposte verranno poi analizzate e prese in considerazione per sviluppare la versione finale della strategia.

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