Gabriel Attal, in campagna per il suo posto di vice e la maggioranza nell’Assemblea

Gabriel Attal, in campagna per il suo posto di vice e la maggioranza nell’Assemblea
Gabriel Attal, in campagna per il suo posto di vice e la maggioranza nell’Assemblea
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A Gabriel Attal resta solo una settimana di campionato prima del primo turno, domenica 30 giugno. Una doppia campagna per il più giovane premier della Quinta Repubblica. Sta cercando di farsi rieleggere dopo due primi mandati nella 10a circoscrizione elettorale dell’Hauts-de-Seine che comprende i comuni di Vanves e Issy-les-Moulineaux, nonché una parte dei comuni di Meudon e Boulogne-Billancourt. Come leader elettorale della maggioranza, fa una serie di interventi sui media: martedì 25 giugno dibatterà in televisione con Jordan Bardella del RN e Manuel Bombard del Nuovo Fronte Popolare.

Inoltre, aumenta il numero di viaggi per sostenere i candidati del Renaissance-Ensemble nelle loro circoscrizioni elettorali. Lunedì 17 giugno, circondato da uno sciame di giornalisti e telecamere, Gabriel Attal stringe la mano e scambia qualche parola con i passanti nella Val-de-Marne, vicino a Parigi.

Un Primo Ministro più popolare del suo presidente

In strada, a contatto con gli elettori, il primo ministro si confronta con la rabbia contro il presidente dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale. Un uomo lo chiama: “Dovremo dire al presidente di tenere la bocca chiusa! Capiscimi, te la sei cavata bene, anche benissimo quando eri alla Pubblica Istruzione, ma il presidente: è lui che ci sta fregando».

Nella foga dello scambio, Gabriel Attal non difende Emmanuel Macron e risponde: “È un’elezione legislativa, votiamo per il Primo Ministro”. Il Primo Ministro misura l’impopolarità di Emmanuel Macron e assume quindi il ruolo di leader della campagna. Nonostante un iniziale disaccordo su questo scioglimento deciso dall’Eliseo, portò avanti la campagna sotto il suo nome: “Ci sono preoccupazioni, c’è anche rabbia, ovviamente. Ora, se scendiamo in campo è per convincere, per spiegare quello che stiamo facendo. Abbiamo avuto una sconfitta alle elezioni europee, è stato un messaggio che è stato lanciato, ne stiamo tenendo conto”.

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Una destra divisa di fronte a Gabriel Attal

Nel suo collegio elettorale, il 10° di Hauts-de-Seine, Gabriel Attal è già stato eletto deputato due volte: nel 2017 e nel 2022. Il territorio è storicamente acquisito dal centrodestra. Il Primo Ministro, a differenza del 2022, dovrà affrontare al primo turno un candidato nominato da Les Républicains – storico canale. Si tratta di Clément Perrin, candidato contro il parere della destra locale, favorevole a un accordo con Gabriel Attal.

«Credo sia importante affrontare le manovre dietro le quinte di certi baroni pronti a tutto pur di salvare la poltrona. Nessun compromesso e nessuna sottomissione per me”, afferma Clément Perrin. Ma come altrove, anche qui la destra LR è divisa. Un candidato viene presentato anche da Éric Ciotti e il Raggruppamento Nazionale, a rischio di confusione, denuncia Clément Perrin: “Attenzione alle false pretese, questo è un candidato del Rassemblement National, avvolto in un falso logo repubblicano, che non è stato investito, io sono l’unico candidato di destra”.

Questo candidato, sostenuto sia dal RN che da Eric Ciotti, si chiama Sébastien Laye, manager aziendale ed editorialista economico “visto in TV”, tra gli altri su BFMTV e CNEWS. Risponde a Clément Perrin che ha fatto campagna elettorale per 15 anni nell’UMP e poi in LR. Per Sébastien Laye, un elettore di destra ha solo due opzioni il 30 giugno. Se stesso, o il macronismo rappresentato da Gabriel Attal: «Ha dei LR piuttosto centristi ed è normale che stiano con Gabriel Attal, altrimenti si dicono di destra e l’unica candidatura è mia. Macron e Attal, questi cappelli bianchi e questi cappelli bianchi, Attal o Macron, è la stessa cosa”.

Una candidata socialista che tenta ancora la fortuna

Nel 2022, la RN non è riuscita a qualificarsi per il secondo turno. Gabriel Attal ha vinto al secondo turno con quasi il 60% dei voti contro la socialista Cécile Soubelet. La candidata si presenta nuovamente sotto i colori del Nuovo Fronte Popolare e vede anche in Gabriel Attal un’incarnazione del macronismo: “Gabriel Attal può essere stato socialista in gioventù, ma da molto tempo ha dimenticato i valori socialisti, ma anche i valori umanisti e repubblicani. Perché quando facciamo leggi come quella sull’immigrazione, o addirittura annunciamo per decreto la riforma dell’assicurazione contro la disoccupazione: è di destra”.

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La candidata socialista e i suoi attivisti occupano il campo e criticano spesso Gabriel Attal altrove a causa del suo ruolo di leader della campagna: “Non conosce il suo collegio elettorale. Viene alla comunicazione come al solito e aspetta che la gente venga da lui”. Un caro amico del primo ministro assicura che fa campagna elettorale molto regolarmente nel suo collegio elettorale, lontano da microfoni e telecamere.

L’elenco completo dei candidati nella 10a circoscrizione elettorale dell’Hauts-de-Seine

  • Gabriel ATTAL (Renaissance-Ensemble), deputato uscente
  • Herlander FERREIRA DO AMARAL (Riconquête!)
  • Béatrice GUILLEMET (Vari)
  • Sébastien LAYE (Il Raduno Nazionale Repubblicano)
  • Nicolas LEMESLE (Vari)
  • Clément PERRIN (I repubblicani)
  • Cécile SOUBELET (Partito Socialista-Nuovo Fronte Popolare)
  • Laurence VIGUIE (Lotta operaia)
  • Esteban YGOUF (Tuffatori)

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