Ristoranti e spiagge private sotto minaccia di sgombero imminente

Ristoranti e spiagge private sotto minaccia di sgombero imminente
Ristoranti e spiagge private sotto minaccia di sgombero imminente
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“Due settimane prima del Ramadan, abbiamo ricevuto una notifica che ci ordinava di svuotare i locali entro 15 giorni”, confida al sito Le360 il proprietario di un ristorante a Dar Bouazza. Alla fine di febbraio, il governatore di Nouaceur, Abdallah Chater, ha inviato una denuncia a sette ristoranti e spiagge private per una situazione illegale di occupazione del demanio pubblico sulla corniche di Dar Bouazza. Si tratta di Sunny Beach, Baya Beach (Les 3 Mâts), Seven Beach Balboa 1, Malibu Beach (Nomade Beach), Atlantic Boulevard, Taloche e Babaloo Beach. Da allora, niente. Nessuna operazione di liberazione dello spazio marittimo pubblico è stata effettuata da parte degli enti locali. “Eravamo tutti lì. Nessuno è venuto a chiederci di andarcene», conferma il direttore di un ristorante incontrato sul posto venerdì 21 giugno 2024. Tutto lascia pensare che avrebbero deciso di mantenere lo status quo fino alla fine di settembre, per non compromettere la stagione estiva” che drena la maggior parte del fatturato annuo. » Un’eventuale cessazione dell’attività avrebbe quindi un impatto negativo sulle loro imprese ma anche sul personale di queste aziende che impiegano più di 400 lavoratori fissi e stagionali.

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Dal 2018, le sette spiagge e ristoranti privati ​​installati sulla corniche di Dar Bouazza occupano illegalmente il demanio marittimo pubblico, senza che il loro contratto venga rinnovato. Si tratta di contratti da rinnovare regolarmente per un periodo di 10 anni. “Rinunciando al rinnovo dei contratti, gli enti locali vogliono concedersi il diritto di venire a qualsiasi ora e ci chiedono di liberare i locali. Questo momento è arrivato nel febbraio 2024”, scherza lo stesso dirigente. Denuncia una “palese” mancanza di comunicazione tra le amministrazioni interessate, compreso il Ministero delle Attrezzature e delle Acque, a cui spetta il demanio pubblico marittimo. L’assenza di un’operazione di liberazione dello spazio marittimo pubblico potrebbe essere il preludio a un vasto progetto di sviluppo sulla corniche di Dar Bouazza, nell’ambito dei preparativi del Regno per ospitare i Mondiali del 2030? la domanda rimane senza risposta.

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