la pedonalizzazione della frenetica Presqu’Ile

la pedonalizzazione della frenetica Presqu’Ile
la pedonalizzazione della frenetica Presqu’Ile
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La deliberazione relativa alla pedonalizzazione della Presqu’Ile ha dovuto, durante la riunione del Consiglio Metropolitano del 24 giugno, passare attraverso le urne e lo scrutinio segreto degli eletti. È vero che da mesi l’argomento è delicato a Lione.

Dopo aver chiesto il rinvio dell’esame della delibera, il tempo di trovare un progetto “più equilibrato”è stato Pierre Chambon, del gruppo La Métropole pour tous, a chiedere lo scrutinio segreto.

Storia di dare piena libertà agli eventuali esponenti della maggioranza di esprimere i propri dubbi su un progetto ampiamente criticato dalle opposizioni. Troppo veloce, troppo forte e privo di consultazione e coerenza nel sostegno allo sviluppo del trasporto pubblico o delle strutture park-and-ride.

Alla fine la deliberazione è passata con, su 150 schede, 15 bianche, 79 favorevoli e 56 contrari, a testimonianza della divisione che continua su questo sviluppo.

Ad esempio, l’ex assistente alla Cultura di Grégory Doucet al Comune di Lione, Nathalie Perrin-Gilbert, che ha aperto il fuoco delle critiche al progetto.

NPG: “Una città non si brutalizza”

Ha annunciato che il suo gruppo Lyon en Commun (che ha composto con Mathieu Azcué) “Non voterei a favore” la deliberazione, sostenendo che “una città non si brutalizza (…) non esacerbamo le tensioni già naturalmente presenti in un sito così vincolato e complesso”.

Ha preso come esempio di buona gestione dei progetti il ​​periodo in cui, con l’allora presidente della Metropolis David Kimelfeld, il sindaco del 1° arrondissement che lei era “Abbiamo fatto un buon lavoro perché soprattutto siamo stati eletti che hanno ascoltato i residenti, i commercianti, gli attori economici, associativi, istituzionali, il Cil Presqu’ile, i consigli di quartiere”.

Il gruppo dei Progressisti e dei Repubblicani, affiancato nel suo intervento da Synergies, ha annunciato la sua astensione quando il Métropole Positive, per voce del sindaco di Meyzieu Christophe Quiniou (LR), ha annunciato di votare contro.

Bruno Bernard: « Tra qualche anno sarà consensuale »

Il gruppo Mirs (Métropole Insoumise, Résiliente et Solidaire), per voce del neo integrato Laurence Boffet (ex Lyon en Commun), ha indicato dal canto suo che voterà a favore della delibera, mentre lo stesso sindaco Grégory Doucet ha difeso il progetto e la consultazione che lo ha accompagnato. Non solo nella consultazione pubblica, ma anche in modo continuativo. “C’erano più di 60.000 partecipanti! »

Bruno Bernard ha preso la rinnovata critica con un pizzico di sale e prospettiva: “Non solo la rete dei trasporti pubblici non sarà degradata, ma migliorerà. Era giunto il momento di calmare il centro della città. Sono sicuro che tra qualche anno il progetto troverà consensi”.

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