Calvados: i Restos du Cœur desiderano rafforzare il loro aiuto a favore dei bambini in occasione della loro 40a campagna

Calvados: i Restos du Cœur desiderano rafforzare il loro aiuto a favore dei bambini in occasione della loro 40a campagna
Calvados: i Restos du Cœur desiderano rafforzare il loro aiuto a favore dei bambini in occasione della loro 40a campagna
-

I Restos du Cœur du Calvados sono partiti questo martedì per la loro quarantesima campagna. L'associazione che aiuta gli indigenti ha presentato il suo piano di battaglia per questa nuova stagione. Nel dipartimento del Calvados sono registrate quasi 8.000 persone e durante l'ultima campagna estiva sono stati distribuiti 18.000 pasti ogni settimana.

Per bambini sotto i tre anni

Per questa nuova campagna, l'associazione intende concentrarsi sull'aiuto fornito ai neonati, cioè ai bambini sotto i tre anni. Questi bambini provengono molto spesso dallo stesso tipo di famiglia, nota Philippe Marie, volontario da dodici anni presso Restos du Cœur nel Calvados ed ex direttore del dipartimento: “Abbiamo principalmente famiglie monoparentali a causa dei divorzi. Queste sono principalmente donne all'80% che, nonostante lavorino, rientrano nella scala dei ristoranti perché non guadagnano abbastanza per prendersi cura dei figli a loro affidati”.

“Il cibo è molto importante”

Nel nostro reparto vengono assistiti regolarmente 200 bambini. Ciò corrisponde a 1.000 pasti a settimana. L'associazione fornisce anche consigli dietetici adattati. “L'alimentazione è molto importante durante i primi mesi di vita, perché è proprio lì che si possono verificare delle carenze. Da qui l'importanza che i bambini, fin da piccoli, siano ben accompagnati dal cibo”sostiene Corinne, anche lei volontaria.

In questo modo vengono distribuiti pentolini, latte in polvere o anche frutta e verdura. I Restos du coeur du Calvados offrono anche piccoli indumenti e scarpe. Per accogliere al meglio i neonati con le loro famiglie, nei prossimi mesi verranno rafforzate le aree di accoglienza con giochi e libri didattici. Tutto questo per arginare il fenomeno della riproduzione sociale: “Ci vogliono sei generazioni per sfuggire alla povertà. Questo è inaccettabile. Dobbiamo garantire che i bambini affidati oggi non siano i poveri adulti di domani.”.

-

PREV Comitato ciclistico dipartimentale: un anno di ciclismo nel Gard
NEXT Si rifiuta di obbedire sotto gli occhi del prefetto ma riesce a fuggire