a un soffio dall’impresa, il Nati concede il pareggio per 1-1

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Murat Yakin ha meritato gli applausi dal podio formato dai tifosi svizzeri.immagine: Chiave di volta

Domenica la squadra svizzera ha sconvolto a lungo la Mannschaft grazie ad una nuova mossa dell’allenatore Murat Yakin. Alla fine ha concesso la partita 1-1 nei minuti di recupero e quindi non ha mantenuto il primo posto nel girone. Potrebbe affrontare l’Italia agli ottavi.

23/06/2024, 20:3323/06/2024, 23:20

È stata una squadra svizzera rielaborata quella che ha iniziato la sua partita contro la Germania, una nazione che ha favorito la stessa composizione dall’inizio di questo Europeo, dato che i suoi risultati contro Scozia e Ungheria sono stati incoraggianti. Murat Yakin, dal canto suo, ha optato per Breel Embolo in attacco al posto di Xherdan Shaqiri. Ha anche chiesto a Fabian Rieder di sostituire Ruben Vargas in campo.

Questo XI è entrato in campo con i denti, mostrando una notevole intensità. Gli svizzeri pressano forte i tedeschi nei primi minuti. Hanno così ricordato al loro avversario che non perdevano contro di loro da tre partite.

Prima del calcio d’inizio, abbiamo infatti constatato una vittoria amichevole e due pareggi nella Nations League negli ultimi tre confronti.

La Mannschaft ha comunque puntato sulla palla, ma la difesa svizzera si è fatta notare per le sue corse continue, i suoi movimenti, il suo pressioni alto ed i suoi giocatori pronti a scattare in ogni momento. Ha vinto i duelli e recuperato innumerevoli palloni con la sua intensità sia a centrocampo che in campo avversario. La partita diventa equilibrata ed è allora che Dan Ndoye sembra tagliare un cross di Remo Freuler sul primo palo.

Ha aperto le marcature al 28 ‘. Il suo primo gol in questo Europeo, che avrebbe potuto trasformarsi in doppietta pochi minuti dopo. Il suo tiro troppo incrociato sfiora il palo di Manuel Neuer.

La Germania riprende poi il controllo della partita e le azioni di Jamal Musiala mettono in difficoltà la difesa svizzera. Ma i tedeschi mancarono gravemente di precisione nell’ultimo gesto. 0-0 all’intervallo senza che ci fosse il minimo recupero.

Il secondo periodo ricomincia sulle stesse basi, ma Musiala con un tiro-cross in entrata dell’area non è lontano dal pareggio (50esimo). La Svizzera si è leggermente ritirata e ha concesso occasioni. I compagni di Xhaka sono apparsi esausti, logico visti gli sforzi profusi nel primo tempo. Fabien Rieder aveva a che fare con i crampi allo scoccare dell’ora. Le corse del marcatore Dan Ndoye erano molto meno acute.

Murat Yakin se lo aspettava e al 65′ ha sostituito il suo trio offensivo nel tentativo di mantenere alta la pressione.

I cambiamenti apportati hanno dato i loro frutti, la Germania ha cominciato a dubitare, mentre i tifosi svizzeri si sono fatti sempre più sentire a Francoforte. C’è stato un miglioramento nel finale per gli uomini di Nagelsmann che hanno spinto, ma è stata la Svizzera a pensare di poter fare il break. Fuorigioco per niente. Poi è stata la volta di Xhaka a segnare in porta, ma Neuer è intervenuto egregiamente (89°). La Germania ha finalmente pareggiato grazie a Niclas Füllkrug (90+2) negli istanti finali. Un colpo di testa che punteggia un cross di David Raum. I due giocatori erano appena entrati in campo. Risultato crudele per la Svizzera che, nonostante tutti questi sforzi, fino ad allora era prima nel suo girone.

La Nato subisce un pareggio per 1-1 e finisce seconda nel suo girone con un record di cinque punti. Affronterà così la seconda del girone B, che potrebbe essere Italia, Croazia o Albania. Gli ottavi di finale si giocheranno sabato 29 giugno.

(roccia)

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Con il mio amico Garry sono andato a vedere mercoledì sera la partita della Svizzera contro la Scozia (1-1) a Colonia. E ci sono stati alcuni colpi di scena. Segnalazione.

Innanzitutto c’è stata questa bella sorpresa. Ci aspettava lì, maestosa, appena fuori dalla stazione. Lei? La famosa cattedrale di Colonia. Ma all’inizio del mercoledì pomeriggio, l’imponente monumento gotico del 13e secolo (157 metri di altezza) non era più temporaneamente la stella del luogo.

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