Euro 2024: Per la squadra svizzera Shaqiri è un problema

Euro 2024: Per la squadra svizzera Shaqiri è un problema
Euro 2024: Per la squadra svizzera Shaqiri è un problema
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Per la squadra svizzera Shaqiri è un problema

Pubblicato oggi alle 15:14

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Il fantastico gol di Shaqiri contro la Scozia mercoledì è stata la cosa peggiore che potesse capitare alla squadra svizzera. Te lo concedo, questo gancio – muscoloso come i polpacci di Xherdan – è un po’ scandaloso. Ma resta con me.

Sostituto contro l’Ungheria, “Shaq” parte titolare contro gli inglesi, in un ruolo ibrido. L’ennesimo coniglio tirato fuori dal cappello dal “mago” Murat Yakin.

Sarà bastato un gesto per dargli, a priori, ragione. Un’ispirazione geniale di cui solo “XS” ha il segreto in campo svizzero. Un pareggio che regala solo un tiepido punto ai Nati (1-1).

Ma questo obiettivo è anche un inganno, abbastanza potente da mascherare una realtà più triste. Il bilancio dei sessanta minuti proposto dal basilese è indegno. Zero dribbling, 27 passaggi (per lo più all’indietro) e un ritmo da senatore.

Se ha tentato questo tiro pazzesco è perché non ha più le gambe per sfidare il portiere con la palla. Il “nano magico” (Zauberzwerg nella Svizzera tedesca) ha perso il suo splendore, dimostrando ben più dei suoi 32 anni. Costringere gli altri a fare il lavoro per lui. Come questo studente a cui non frega niente del lavoro di gruppo. Già trafelato al 13′ (!), Shaqiri non riesce a rimontare l’1-0 scozzese. Errore colpevole.

Passando accanto ai giornalisti dopo la partita, Xherdan ha detto, quasi scherzando: “Vi ho tenuto la bocca chiusa, vero?” Commette un errore per ego, o forse per malafede. I dubbi sulla sua forma restano. Ma è convinto: ha salvato la Svizzera. Buona fortuna nel ragionare con lui. Perché Shaqiri deve essere un jolly di lusso. Niente di più.

Dire questo non significa certo negare tutto ciò che la Renania ha realizzato. Grazie al suo talento e al suo entusiasmo, ha portato avanti la selezione. Diventando addirittura il primo europeo a segnare negli ultimi sei grandi tornei. Gol spesso tanto belli quanto decisivi.

Shaqiri passerà alla storia del calcio svizzero come uno dei più grandi. Solo l’amico Xhaka può competere con lui per il gradino più alto del podio. Ma una squadra non si costruisce sui risultati del passato o sui lampi del presente. Altrimenti abbiamo un vero problema.

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