Dopo due giorni di intense ricerche sulle rive della Loira, a Roanne, i gendarmi, accompagnati dalla polizia municipale e nazionale, hanno lanciato questo lunedì 18 novembre una nuova operazione per cercare di trovare Léo Pronchery.
Diverse squadre di sommozzatori, provenienti da Villefranche-sur-Saône, Aix-les-Bains e Valence, si sono mobilitate per localizzare il giovane 19enne di Villerest, che non era stato ritrovato dalla notte tra venerdì e sabato. I primi elementi dell'indagine indicavano che avrebbe potuto scomparire all'altezza del ponte che collega Roanne a Coteau.
Identificazione criminale sulla scena
È quindi qui che si sono svolte le operazioni e che è stato nuovamente schierato un importante ordigno. Alla fine della mattinata, questo lunedì 18 novembre, i gendarmi hanno trovato il corpo di Léo Pronchery non lontano da lì, immerso nell'acqua, sotto la banchina del comandante di Fourcauld.
I tecnici dell’identificazione criminale sono ora al lavoro. L'indagine, inizialmente aperta per una preoccupante scomparsa, prosegue ora “alla ricerca delle cause della morte”, sotto l'autorità della Procura di Roanne. Il che indica che “gli elementi, sovrapponendo l'attività telefonica di Léo Pronchery e lo sfruttamento della videosorveglianza urbana, nonché la marchiatura del cane specializzato nella ricerca di persone, fanno pensare ad una caduta nella Loira dal ponte della ponte che collega Roanne a Coteau, poco dopo l'1:30 del 16 novembre. E continua: «Nel corso delle indagini fino ad oggi non è stato rilevato alcun elemento indicativo dell'intervento di terzi».