Una prima mattinata segnata da una cerimonia a Mont-Valérien, nel Suresnes, alla presenza degli eletti del dipartimento. Poi un secondo davanti alla prefettura di Hauts-de-Seine, a Nanterre. Alexandre Brugère, nominato prefetto del dipartimento il 31 ottobre al Consiglio dei ministri, è entrato ufficialmente in carica questo lunedì. In un dipartimento che conosce bene poiché l'ex capo di gabinetto di Gérald Darmanin, ministro dell'Interno fino allo scorso luglio, è stato anche vicesindaco di Asnières e addirittura capolista alle elezioni comunali del 2020 nella stessa città.
Un “percorso di carriera atipico” riconosce il nuovo prefetto, che vuole fare di questa esperienza in una comunità una risorsa “per comprendere i problemi”, soprattutto in termini di sicurezza, una delle sue priorità. Cita in particolare il “Beauvau della polizia municipale”, interrotto dallo scioglimento il 9 giugno dell'Assemblea nazionale e che dovrà riprendere il 21 novembre nell'ambito del Congresso dei sindaci.
“Il 92 è il reparto che ha visto la nascita delle prime forze di polizia municipali (nell’Île-de-France, in questo caso a Levallois, ndr) e può quindi essere oggi una terra di sperimentazione”, stima Alexandre Brugère, che nelle prossime settimane incontrerà i 36 sindaci della regione, a cominciare da quello di Nanterre, Raphaël Adam, a partire da questo martedì.
Un altro tema essenziale secondo lui: il futuro del quartiere degli affari La Défense, che può contemplare quotidianamente dal suo ufficio situato al 24° piano della prefettura. “Le sfide del cambiamento sono numerose a causa dell'obsolescenza di alcune torri e dei nuovi usi, con conseguente aumento dei posti vacanti”, sottolinea Alexandre Brugère. Il Primo Ministro ha chiesto al prefetto misure sperimentali per trovare nuove opportunità e io seguo le orme del mio predecessore e del presidente del consiglio dipartimentale su questo tema. » Non esclude, ad esempio, la possibilità di trasformare gli uffici in alloggi e ha già organizzato un primo incontro, questo lunedì pomeriggio, con Georges Siffredi, presidente del consiglio dipartimentale.
Tra i fascicoli lasciati sulla scrivania da Laurent Hottiaux, c'è anche il prossimo cantiere dello storico edificio della prefettura, che ha appena festeggiato il suo cinquantesimo anniversario e che inizierà la sua trasformazione, per diverse centinaia di milioni di euro, senza che si conoscano i importo esatto per il momento. «Non si tratta solo di una ristrutturazione per ridurre la bolletta energetica ma di un progetto collettivo per il quale bisogna coinvolgere le squadre», sottolinea il prefetto.
Il progetto prevede un nuovo edificio per l'accoglienza del pubblico, la ristrutturazione completa della torre di 113 metri con lo spostamento, probabilmente a La Défense, dei 1.900 agenti che attualmente lavorano presso il centro amministrativo e ai quali si aggiungeranno altri mille agenti presso la sede fine del lavoro.