Il panorama diplomatico globale potrebbe vivere una svolta con il possibile riconoscimento da parte della Cina della sovranità del Marocco sul Sahara. Secondo il media spagnolo Espiral 21, il presidente cinese Xi Jinping ha espresso il desiderio che venga costruito un ponte con le Isole Canarie tra Spagna e Marocco (nella sua parte meridionale). Questa intenzione è stata espressa durante la sua sosta alle Isole Canarie
Questa potenziale mossa fa parte di una strategia globale volta a consolidare la presenza cinese nel Nord Africa e a rafforzare le relazioni sino-marocchine. Evoca anche il desiderio di espandere gli scambi economici e politici in una regione in fase di trasformazione geopolitica. Il Marocco, riconosciuto per la sua posizione strategica tra Europa, Africa e Medio Oriente, rappresenta per la Cina un punto di ancoraggio fondamentale nella sua politica di espansione in Africa.
L’intenzione della Cina di riconoscere la sovranità del Marocco sul suo Sahara ricorda la storica decisione degli Stati Uniti nel 2020, sotto la presidenza di Donald Trump. Questo riconoscimento, accompagnato dall’apertura di un consolato a Laâyoune, ha segnato un importante precedente diplomatico e ha rafforzato la posizione del Marocco su questa delicata questione. Pechino prenderà spunto da questo esempio, aprendo la strada a un’evoluzione significativa della questione sulla scena internazionale?
Durante la sua sosta alle Isole Canarie, Xi Jinping non solo ha rafforzato la cooperazione con la Spagna, ma ha anche rivelato il ruolo strategico di questo arcipelago. Considerate un crocevia tra Europa e Africa, le Canarie potrebbero diventare un hub per gli investimenti cinesi nella regione. Secondo quanto riferito, le discussioni informali condotte dalle delegazioni cinese e spagnola hanno affrontato la possibilità di rafforzare la cooperazione nei settori della sicurezza, del commercio e degli investimenti, in particolare a beneficio dello sviluppo africano.
La Cina, che ha già una forte presenza economica in Africa, sembra vedere nelle Canarie una piattaforma ideale per intensificare le proprie operazioni commerciali nel continente. Las Palmas ospita anche la sede della China National Fisheries Corporation (CNFC), una delle più grandi compagnie di pesca al mondo, evidenziando così l’importanza di questo arcipelago nella strategia economica cinese.
Una dimensione geopolitica più ampia
Il riconoscimento da parte di Pechino della sovranità del Marocco sul Sahara potrebbe essere accompagnato anche da un approfondimento delle relazioni bilaterali tra le due nazioni. La cooperazione economica sino-marocchina sta già vivendo una crescita significativa, caratterizzata da investimenti in infrastrutture, energie rinnovabili e industria. L’integrazione della Cina in questa dinamica politica potrebbe rafforzare ulteriormente la posizione del Marocco come partner essenziale in Africa.
Nel 2025, in occasione del cinquantesimo anniversario della Marcia Verde, gli Stati Uniti intendono inaugurare il proprio consolato a Laâyoune. La Cina potrebbe, secondo alcune fonti, adottare un calendario simile per formalizzare il proprio approccio. Una simile decisione segnerebbe non solo una svolta per la questione sahariana, ma confermerebbe anche la crescente importanza del Marocco nella strategia internazionale di Pechino.
Al di là delle relazioni bilaterali, questa iniziativa si inserisce in un contesto geopolitico complesso. Le tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea, in particolare sui dazi doganali sui veicoli elettrici, evidenziano l’importanza di nuove aree di cooperazione. Il Marocco, grazie alla sua stabilità politica ed economica, appare per Pechino un interlocutore strategico in un mondo segnato da continui riallineamenti.
Riconoscendo la sovranità del Marocco sul Sahara, la Cina non solo compirebbe un gesto simbolico, ma affermerebbe anche il suo ruolo di potenza mondiale pronta a impegnarsi attivamente nella risoluzione delle grandi questioni internazionali. Per il Marocco, questo riconoscimento rappresenterebbe un grande successo diplomatico, confermando il suo status di partner privilegiato nel commercio globale.