Gran Consiglio: si impantana il dibattito sull’Unil

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Il dibattito sull’UNIL si sta impantanando

Pubblicato oggi alle 20:38

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L’Università di Losanna (UNIL) non è vicina a vedere convalidato il suo piano strategico pluriennale 2022-2027. Un documento che presenta gli obiettivi dell’UNIL in relazione al programma legislativo del Consiglio di Stato. Questo piano, senza troppe difficoltà, divenne un campo di battaglia al Gran Consiglio. Dopo aver tentato invano di modificarlo all’inizio del mese, i deputati sono tornati all’accusa martedì.

Questa volta è l’UDC Cédric Weissert a voler promuovere “una comunicazione scientifica di qualità che rispetti la neutralità scientifica”. “Il mio emendamento fa eco al recente slittamento che ha portato alla pubblicazione di elenchi di professori i cui nomi sono stati menzionati nel contesto dei loro scambi con colleghi israeliani”, ha sostenuto il capogruppo dell’UDC. La ricerca scientifica deve poter essere condotta in un quadro neutrale”.

La presidente della PLR, Florence Bettschart-Narbel, ha seguito l’esempio: “Questo emendamento chiarisce la comunicazione scientifica e mi sembra coerente con la legge universitaria”.

A sinistra prevale la sfiducia. Sébastien Cala, capo del gruppo PS, è preoccupato per questo diritto che mira a “mettere sotto controllo l’UNIL e i suoi ricercatori”. Joëlle Minacci (PE) ha ricordato che l’università è autonoma, “spetta a lei stabilire il quadro, non a noi”.

Verso le 17 i deputati sono scesi al punto di ristoro per l’aperitivo di partenza dell’ex presidente del Gran Consiglio Séverine Evéquoz. Non hanno quindi avuto il tempo di decidere sull’emendamento Weissert.

Un altro episodio di questo acceso dibattito sul Piano Strategico dell’Ateneo iniziato il 16 gennaio. L’inizio era stato negativo anche con il ritorno del testo in commissione. Non tutti i parlamentari hanno capito che potevano modificarlo.

È stato quindi redatto un rapporto complementare con alcune considerazioni sull’intelligenza artificiale che non figuravano nel documento iniziale. Queste modifiche hanno ottenuto una maggioranza molto ampia.

Ma quando all’inizio di giugno la nuova versione del Piano strategico è tornata in Parlamento, la situazione non era più la stessa. Nel frattempo l’UNIL è impegnata a denunciare la guerra a Gaza.

L’Udc ha quindi presentato un primo emendamento per “tenere le manifestazioni lontane dall’università”, che è stato respinto. Il PS voleva “garantire l’etica” in relazione ai progetti di ricerca sul duplice uso, civile e militare. Anche l’emendamento socialista è stato respinto il 4 giugno.

I deputati sono ancora nel primo dibattito sull’università. Hanno solo una seduta martedì prossimo prima di andare in vacanza fino alla fine di agosto.

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