Austria-Francia (0-1): vittoria breve ma grande preoccupazione per Kylian Mbappé

Austria-Francia (0-1): vittoria breve ma grande preoccupazione per Kylian Mbappé
Austria-Francia (0-1): vittoria breve ma grande preoccupazione per Kylian Mbappé
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Se i Blues avessero superato il diploma di maturità, avrebbero ottenuto un voto abbastanza buono per il loro primo incarico a giugno. Battendo l’Austria (1-0), si mette idealmente in orbita, lasciando il posto del favorito ingannato al Belgio, sconfitto lunedì 17 giugno dalla Slovacchia. Gli A erano presenti e superiori agli avversari della serata, ma hanno mostrato troppi difetti offensivi per impressionare davvero.

E mettere un piccolo margine di sicurezza agli uomini di Ralf Rangnick, pieni di speranza fino alla fine ma troppo approssimativi per rovesciare la guardia francese. Ma potrebbe mancare la buona notizia: Kylian Mbappé si è rotto il naso in uno scontro contro Kevin Danso. Senza di lui il torneo dei Blues sarebbe diverso, nel senso impossibile.

Questa introduzione conferma tuttavia che la squadra francese resta soprattutto una squadra da torneo, più interessata alla competizione che agli incontri di preparazione. Resta molto da fare, come trovare un attacco molto più graffiante e realistico di quello che è oggi, ma i Blues hanno riscoperto l’amore per il combattimento e la determinazione, assenti contro Lussemburgo e Canada.

Un blocco saldato

Meglio in questo senso visto che c’è stato un tempo in cui la Francia era campione del mondo nelle amichevoli, compenso per le selezioni che non vincono nulla. Da allora ha vinto e viene in Germania per continuare o meglio continuare il suo lavoro, dopo aver vinto un Mondiale, l’altro perso di poco. Questo Euro offre un rilancio dall’alto a patto che gli uomini di Didier Deschamps si prendano la briga di andare avanti insieme.

Per il momento funziona perché abbiamo trovato un blocco unito, sostenuto da bastioni fortificati, incarnato da Mike Maignan, Jules Koundé, Adrien Rabiot e anche N’Golo Kanté, che mantiene un successo a livello internazionale. Alla solidarietà tricolore gli austriaci oppongono da tempo goffaggine difensive e troppa rudezza, punite con due ammonizioni per due falli commessi su Ousmane Dembélé, uno dei rari fatti al suo attivo. A farne le spese sono stati Antoine Griezmann e Mike Maignan, vittime di colpi alla testa.

Mbappé, l’incredibile signorina

La cosa più deludente, sostanzialmente, riguarda la linea offensiva, con le incredibili occasioni sprecate da Kylian Mbappé, che alla sua quinta partita di un Europeo non ha ancora segnato. Il capitano della A era in forma, aveva le gambe e molto spesso si liberava delle pinze rosse con il corpo intatto, ma ha sbagliato scelte sotto porta, come nella sua prima azione (9°), dove ci prova sorprendere il portiere sul primo palo quando avrebbe dovuto aprire il piede. Ha scelto la strada più dura anche se sta meno bene, scortato dai dubbi della sua stagione parigina.

Acuto nei richiami e nelle indicazioni, ha rovinato la sua prestazione con la mancanza di precisione nel finale. È stato ancora grazie a lui e ad uno straripamento sulla fascia destra, improntato ai Mondiali 2018, che i Blues sono finiti in vantaggio dal 38° minuto, premiando il loro dominio e la loro facilità nel condurre gli affari.

L’attacco non riguarda solo il futuro giocatore del Real Madrid. Non è stato aiutato dalla discrezione di Marcus Thuram, sopraffatto dall’impatto, e di Ousmane Dembélé, appena visibile nelle zone in cui può ferire l’avversario. Didier Deschamps approfondirà l’argomento chiedendosi se manterrà Thuram e Dembélé e incrociando le dita affinché Kylian Mbappé ritorni rapidamente. Senza di lui l’Euro dei Blues non avrebbe più lo stesso sapore.

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