più di 1.500 posti di insegnante di scuola non coperti nei concorsi per insegnanti

più di 1.500 posti di insegnante di scuola non coperti nei concorsi per insegnanti
più di 1.500 posti di insegnante di scuola non coperti nei concorsi per insegnanti
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Secondo i dati accessibili sulla piattaforma Cicladi del Ministero dell’Istruzione Nazionale e confermati dai servizi del Ministero, quest’anno 1.539 posti non sono stati coperti (esclusa Mayotte) nei vari concorsi in questa fase, su 9.885 posti offerti (esclusa Polinesia, ma con Mayotte).

“Il deficit di insegnanti resta allarmante”, avverte in un comunicato stampa FSU-Snuipp, il principale sindacato delle scuole primarie (asili nido ed elementari), sottolineando che “il numero di posti vacanti è simile a quello dell’anno scorso”, come ha affermato. mette a 1.533.

Carenze a Créteil, Versailles e Guyana

Nel dettaglio, per l’unico concorso esterno per docenti delle scuole (il principale), sono stati coperti 6.846 posti su 7.917 offerti, precisa FSU-Snuipp. Precisa che le cifre fornite non tengono conto di quelle di Mayotte, né di quelle di ulteriori concorsi delle accademie di Créteil e Versailles, che non sono ancora note.

“Anche quest’anno le perdite si concentrano sulle accademie di Créteil e Versailles, che sono in deficit da molto tempo. Non possiamo fermare questa crisi”, ha reagito Guislaine David, segretaria generale di questo sindacato.

Secondo i dati elaborati dalla FSU-Snuipp, 670 posti non sono stati occupati a Créteil, 692 a Versailles e 174 in Guyana. “Tutte le accademie tranne tre coprono tutti i posti offerti”, sostiene il Ministero dell’Istruzione, per il quale “esiste un problema specifico nelle accademie di Créteil e Versailles e una situazione molto particolare in Guyana”.

“Non siamo molto sorpresi, ma d’altra parte, siamo di nuovo molto preoccupati”, ha commentato Elisabeth Allain-Moreno, segretaria generale del sindacato SE Unsa.

Una crisi prolungata

“Il famoso choc di attrattiva che ci era stato promesso qualche anno fa non esiste ancora”, ha aggiunto Jérôme Sinot, segretario nazionale della CGT Educ’action responsabile dell’istruzione primaria. “Siamo particolarmente preoccupati per quello che accadrà sia per gli studenti all’inizio dell’anno scolastico, perché mancherà gente nelle classi, sia per i docenti perché mancherà gente anche nelle scuole “.

Due anni fa, il reclutamento degli insegnanti (di primo e secondo livello insieme) ha vissuto una crisi senza precedenti, con oltre 4.000 posti vacanti in totale, causando scompiglio nel mondo dell’istruzione.

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