SENEGAL-TABASKI-SERMON / Tivaouane: Serigne Babacar Sy Abdou Aziz Dabakh denuncia il massacro del popolo palestinese – Agenzia di stampa senegalese

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Tivaouane, 17 giu. (APS) – Il marabout Serigne Babacar Sy Abdou Aziz Dabakh ha denunciato lunedì, nel suo sermone di preghiera dell’Eid-el-Adha, il massacro del popolo palestinese di cui il mondo musulmano assiste impotente.

“I nostri fratelli palestinesi nell’Islam vengono uccisi in modi atroci. Anche i bambini non vengono risparmiati”, ha detto il marabutto che ha guidato la preghiera per la festa dell’Eid, chiamata anche Tabaski, nella moschea Khalkhous a Tivaouane.

Per i religiosi “tutti i musulmani devono impegnarsi per porre fine a questo massacro che dura da troppo tempo”.

“Tutti i musulmani nel mondo devono sentirsi preoccupati e pregare affinché il popolo palestinese possa ritrovare completamente la pace”, ha affermato Serigne Babacar Sy Abdou Aziz.

Tra i fedeli presenti alla preghiera c’erano il governatore della regione di Thiès Oumar Mamadou Baldé, il prefetto del dipartimento di Tivaouane Mamadou Guéye e i capi dipartimento.

Il marabutto Serigne Papa Mactar Kébé aveva, prima di lui, rivisitato le origini della festa del Tabaski, sottolineando la natura non obbligatoria di questo sacrificio abramitico, per chi non può permetterselo.

Ibrahim, “fonte inesauribile” e “figura importante della fede islamica”, è stato finalmente benedetto da Allah con un figlio, nonostante fosse in età avanzata. Ha accettato, nonostante tutto, di immolare suo figlio per dimostrare la sua fede incrollabile e la sua totale sottomissione al suo Signore, ha detto Papa Mactar Kébé.

Per ordine divino, lasciò anche sua moglie e il loro figlio appena nato alla Mecca, allora un deserto disabitato, disse.

Secondo lui, Tabaski non è solo una celebrazione del mangiare e del bere, ma un momento per ricordare il grande sacrificio di Ibrahim.

Il governatore della regione di Thiès, Oumar Mamadou Baldé, ha accolto con favore l’armonia che regna tra il temporale e lo spirituale in Senegal, pregando affinché Allah continui a mettere il nostro Paese sulla rampa dello sviluppo.

Il sermone dell’imam è stato molto istruttivo, in quanto ha ricordato i valori islamici della solidarietà e del lavoro, come base per lo sviluppo di un Paese, “con calma”, ha affermato Baldé.

MKB/ADI/OID

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